Alfa: ‘Sogno una scuola più moderna, che aiuti gli studenti a diventare più consapevoli del mondo che li circonda’

Di Sara Morandi

Alfa, giovane talento della scena musicale italiana, è attualmente impegnato in un entusiasmante tour estivo che lo porterà successivamente in un tour europeo, prima di fare ritorno nei palazzetti italiani. Uno dei suoi più grandi successi recenti è il brano “A me mi piace” in collaborazione con la leggenda della musica Manu Chao. Questo singolo ha conquistato la classifica Spotify Viral 50 in diversi paesi europei come Francia, Spagna, Belgio, Austria e Svizzera, raggiungendo la vetta anche nella classifica FIMI dei singoli più venduti e nella classifica EarOne Airplay dei brani più trasmessi dalle radio italiane. La canzone ha ricevuto la certificazione di Disco d’Oro, segnando un importante traguardo nella carriera dell’artista. Il cantante sogna una scuola più interattiva e moderna, in grado di coinvolgere i giovani e di prepararli meglio per le sfide del futuro, rendendoli più consapevoli del mondo che li circonda.

Come è stato lavorare con una leggenda della musica come Manu Chao e cosa hai imparato da questa esperienza?
“Sono sempre stato un grande ammiratore di Manu Chao. Mio padre mi raccontava spesso di quando suonò a Genova durante il G8, e da allora in città è diventato quasi una figura mitica. L’idea di lavorare insieme è nata circa un anno fa, dopo un suo live a Milano: grazie al mio manager sono riuscito a entrare nel backstage, l’ho conosciuto di persona e ci siamo scambiati i contatti. Qualche mese dopo, ci siamo scritti su WhatsApp e tutto ha preso il via. Collaborare con lui è stato qualcosa di surreale ed incredibile, è il feat più importante della mia carriera finora”.

La versione deluxe del tuo album presenta cinque nuovi brani. In che modo questi riflettono la tua crescita come artista e qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere?
“La versione originale del disco aveva un’impronta molto folk, con sonorità vicine al country. Però sentivo che la direzione naturale fosse un’evoluzione verso il cantautorato. Secondo me, il cantautorato, soprattutto se rivisitato in chiave pop, sta vivendo una sorta di ritorno. Per questo, le nuove tracce inserite nella versione Deluxe rappresentano un po’ una mia scommessa artistica. Sono un primo passo verso un progetto su cui sto già lavorando e che segnerà il prossimo capitolo del mio percorso”.

Che ricordi hai di quando eri studente e che com’era il tuo rapporto con compagni ed insegnanti?
A scuola andavo bene, anche se a volte facevo fatica a trovare un vero interesse per quello che studiavo. Ero già molto attratto dalla musica: preferivo scrivere canzoni, perdermi nei suoni, immaginare mondi alternativi. Però sapevo che portare a termine un percorso era importante. La scuola ti insegna a impegnarti, a rispettare delle scadenze, a gestire responsabilità — e tutto questo, oggi, mi è servito anche nella musica”. 

Come dovrebbe essere la scuola “bellissimissima” di Alfa? Cosa sogni per i giovani di oggi e come pensi che la scuola possa influenzare il loro futuro?
“Mi piacerebbe una scuola più interattiva, che coinvolga maggiormente i ragazzi e proponga un percorso di studio legato anche all’attualità e ad aspetti concreti della realtà. Una scuola più moderna, che aiuti gli studenti a diventare più consapevoli del mondo che li circonda”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA