
A scuola torna il dettato. In Francia
Fanno discutere, in Francia, i risultati di uno studio condotto sulla competenza ortografica degli alunni della scuola primaria, che ha utilizzato gli stessi test e parametri valutativi di una analoga ricerca di venti anni addietro.
Nel 1987 gli alunni degli ultimi anni di scuola primaria avevano commesso, in media, il 10,7% di errori in un dettato; nel 2007, invece, la percentuale di errore è salita al 14,7.
Gli alunni che avevano commesso più di 5 errori erano il 26% venti anni fa e ben il 46% nel 2007.
Il Ministero dell’educazione francese vuole correre ai ripari: sta per essere inviata a tutti i docenti una nota in cui si raccomanda l’insegnamento dell’ortografia e della grammatica, con una serie di esempi di esercizi da far eseguire costantemente agli alunni.
Al riguardo la nota è chiara: occorre che i docenti sviluppino un atteggiamento di vigilanza permanente e diffusa sull’ortografia non solo alle elementari, ma anche alla scuola media (collège).
I tempi da dedicare allo studio e all’applicazione delle regole ortografiche dovranno essere brevi, ma frequenti, per garantire la memorizzazione da parte degli alunni delle regole e delle strutture grammaticali.
E, per arrivare ad una buona padronanza della scrittura, dovranno ritornare sui banchi di scuola il dettato e il copiato, affiancati da giochi linguistici come, ad esempio, quello “dell’omino impiccato”.
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