A casa dirigenti tecnici e amministrativi nominati prima dell’arrivo di Prodi/2

Una disposizione sulle norme generali per il lavoro nelle pubbliche amministrazioni (decreto legislativo n. 165/2001) prevede che possono essere conferiti incarichi con contratto a tempo determinato nella misura del 10% degli organici “a persone di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche e private con esperienza acquisita per almeno un quinquennio in funzioni dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post-universitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro, o provenienti dai settori della ricerca, della docenza universitaria, delle magistrature e dei ruoli degli avvocati e procuratori dello Stato“.
L’attuale governo ritenendo che molti incarichi, conferiti sotto il governo Berlusconi, possano essere frutto di scelte politiche ispirate al principio di fiduciarietà (non avendo la legge 145/2002 indicato criteri precisi di responsabilità e di esperienza maturata per l’accesso ai profili della dirigenza amministrativa), ha ritenuto preferibile azzerare con una legge gli incarichi per prevenire l’insorgere di un copioso contenzioso.
Nel sistema di istruzione anche i 66 incarichi di seconda fascia conferiti dal precedente governo a dirigenti tecnici e amministrativi sono soggetti alla riduzione del 10% ed oggetto di una valutazione della attività svolta per verificare se sussistono le condizioni per la conferma nell’incarico. Sono in molti a sperare che il postino suoni alla porta…