La Commissione europea ha ospitato giorni fa a Bruxelles una riunione ad alto livello con il presidente della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz, e il Cancelliere dello Scacchiere, Gordon Brown, per discutere dell’Obiettivo di sviluppo del Millennio sull’Istruzione, che punta ad assicurare almeno un’istruzione scolastica di base a tutti i bambini del mondo entro il 2015.

Un’iniziativa a cui le ong della «Campagna mondiale per l’Istruzione» hanno risposto preparando una «pagella» degli sforzi compiuti a proposito dai Paesi industrializzati dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che boccia l’Italia senza mezzi termini. Lo stesso viceministro agli Esteri Ugo Intini, rappresentante italiano alla riunione, ha dichiarato che l’impegno dell’Italia «è insufficiente, come del resto quello di quasi tutti i Paesi europei e occidentali». «Romano è stato distratto quest’anno, e non ha realizzato il suo potenziale», scrivono le Ong nella pagella destinata al Presidente del Consiglio.