Finita la luna di miele tra ministro e sindacati?

L’incontro di lunedì scorso a Milano tra il ministro Fioroni e i sindacati confederali sui problemi degli organici e dei finanziamenti alle scuole ha avuto un andamento burrascoso con esiti che il sindacato non ha esitato a dichiarare insoddisfacenti.

La cgil-scuola dà un particolare risalto (www.flcgil.it) alla cronaca e alla valutazione dell’incontro.

Sui debiti pregressi (il “buco” in Lombardia è di 96 milioni di euro), contratti dalle scuole per far fronte alle supplenze e ad altre spese necessarie per il funzionamento, il ministro ha dichiarato, secondo quanto riferisce cgil-scuola, che i dirigenti scolastici non erano autorizzati a procedere in spese “fuori bilancio” e che dovrebbero rispondere personalmente in solido del debito contratto.

I dirigenti scolastici del sindacato della cgil-scuola – dopo aver precisato che le spese per gli esami, per il pagamento della Tarsu, per le supplenze, per i buoni pasto sono spese obbligatorie sulle quali i dirigenti scolastici non possono intervenire – hanno dichiarato che “quanto affermato dal ministro Fioroni è grave ed infamante per i dirigenti scolastici“. La scuola e il Paese “meritano un altro ministro. Un ministro che conosca la scuola e i suoi problemi, e che abbia il coraggio di affrontarli“.