13 scuole e educatori vincono il premio internazionale TES 2025
La scorsa settimana l’autorevole settimanale scolastico inglese TES (Times Educational Supplement) ha reso noti i nomi delle scuole e degli educatori, per la maggior parte operanti nelle Scuole Internazionali, che una giuria indipendente di esperti, presieduta da Dan Worth, responsabile del settore internazionale di TES, ha proclamato vincitori del premio (Tes Awards for International Schools) bandito dalla rivista per il 2025. La formula ha successo perché rispetto all’edizione dell’anno scorso le candidature per i vari premi sono raddoppiate.
Le categorie individuate sono tredici: 1) Migliore uso della tecnologia; 2) Migliore iniziativa di coinvolgimento della comunità; 3) Innovazione curricolare; 4) Diversità, equità e inclusione; 5) Leadership, 6) capo di istituto dell’anno; 7) Fornitore di supporti specialistici dell’anno; 8) Sostenibilità; 9) Benessere del personale; 10) Salute mentale degli studenti; 11) Supporto alla didattica; 12) Iniziativa didattica dell’anno; 13) Scuola Internazionale dell’anno.
Si nota che in termini di provenienza nazionale delle scuole e degli educatori premiati gli europei sono in netta minoranza: solo 3 (Cipro, Olanda, Romania), mentre c’è una straripante presenza degli Emirati Arabi Uniti (4 premi) e del Vietnam (2 premi). Un premio a testa a Seychelles, Singapore, Brunei, India.
Anche due delle tre scuole che, pur non vincendo il premio, hanno ricevuto una menzione speciale (Highly Commended Recognition) sono extraeuropee (una operante in Palestina, l’altra in Malaysia), e una sola europea, la Agora Lledó International School di Castellón (Comunità valenciana, Spagna).
Questa distribuzione geografica dei premi va attribuita in parte al fatto che sono state prese in considerazione, in particolare, le Scuole Internazionali, che spesso si ispirano a modelli organizzativi e didattici inglesi, privilegiandone anche la lingua. Ma è significativa la consistente presenza di scuole e iniziative del mondo arabo e musulmano, dagli Emirati Arabi Uniti alla Palestina al Sultanato del Brunei, frutto di uno sforzo di modernizzazione che si sviluppa su vari piani, da quello economico-finanziario a quello dell’edilizia avveniristica e a quello educativo.
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