Patti educativi, alleanze per una scuola che tiene insieme il territorio: il 4 dicembre il convegno alla Camera
In un momento segnato da tensioni crescenti tra comunità scolastiche e famiglie – dall’episodio della cosiddetta “lista degli stupri” al liceo Giulio Cesare di Roma all’incendio doloso nella biblioteca dell’IC Pestalozzi di Catania, fino alle dispute sulle gite scolastiche a Bolzano – il tema delle alleanze educative torna al centro del dibattito pubblico. Ed è proprio da questa urgenza che nasce il convegno “Patti educativi: alleanze per il territorio”, promosso dal Tavolo interassociativo della scuola e in programma giovedì 4 dicembre, dalle 10.30 alle 16.30, al Palazzo dei Gruppi Parlamentari (via Uffici del Vicario 21, Roma).
Un tema cruciale: ricostruire un patto tra scuola, famiglie e comunità
“Le sfide educative – osserva Vincenzo Pantalena, portavoce del Tavolo interassociativo – si possono affrontare solo insieme, mettendo in rete scuola, enti locali, associazioni e famiglie attorno a un progetto condiviso, pluriennale, con obiettivi chiari e risorse certe”. Un richiamo che arriva in un contesto in cui la relazione tra istituzioni scolastiche e territorio appare spesso fragile, quando non apertamente conflittuale.
I Patti educativi di comunità, introdotti durante la pandemia e poi rilanciati in diverse esperienze territoriali, vengono indicati come uno strumento capace di rimettere al centro corresponsabilità, dialogo e cura educativa.
Il programma: ricerca, policy e buone pratiche
Il convegno – sostenuto da una ventina di associazioni del mondo della scuola, degli studenti, delle famiglie e della società civile – si articolerà in due momenti.
Mattina (10.30-12.45)
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Presentazione dei lavori del Gruppo di lavoro sui patti educativi del Tavolo interassociativo.
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Dialogo con Claudia Pratelli, assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, e con le ricercatrici Giuseppina Rita Jose Mangione e Stefania Chipa (Indire).
Pomeriggio (14.00-16.15)
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Presentazione delle proposte del Tavolo interassociativo, a cura di Vincenzo Pantalena e Paola Bortoletto.
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Racconto di esperienze già operative: dai Patti del X Municipio di Roma, presentati da Patrizia Sciarma, al progetto delle scuole dialoganti, illustrato da Marilena Giglia.
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Consegna di un dossier di buone pratiche a rappresentanti parlamentari di maggioranza e opposizione: tra loro Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia), Irene Manzi (PD), Stefania Ascari e Valentina D’Orso (M5S), Valentina Grippo (Azione), Lavinia Mennuni (FdI), Giovanna Miele (Lega), Rosaria Tassinari (Forza Italia).
A moderare l’incontro sarà Sara Fornaro (rivista Città Nuova), mentre le conclusioni saranno affidate a Rita Lucchi (MPPU Italia). È possibile seguire i lavori in diretta, previa richiesta entro il 2 dicembre, scrivendo a tavolodispersione@gmail.com.
Un laboratorio di sussidiarietà
“I Patti educativi – ricorda ancora Pantalena – sono un laboratorio di sussidiarietà realizzato nei territori. Per funzionare, serve il coraggio di una visione comune, come quella delle madri e dei padri costituenti: superare le logiche di posizionamento e mettere al centro il bene comune”.
Una sfida che chiama in causa scuole, famiglie, associazioni, enti locali e politica. Perché, al di là dei singoli episodi di cronaca, la domanda resta aperta: come ricostruire un ecosistema educativo capace di prevenire conflitti, sostenere le comunità scolastiche e generare fiducia?
Il convegno del 4 dicembre proverà a tracciare alcune risposte, mettendo attorno allo stesso tavolo attori diversi, accomunati dalla volontà di costruire una scuola più inclusiva e un territorio più coeso.
Per informazioni e accrediti: Sara Fornaro – 349 804 5833.
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