DJ Michelle: ‘Noi ragazzi non abbiamo bisogno solo di studiare, ma di una scuola che ci aiuti ad esprimerci e a scoprire i nostri talenti’
Di Sara Morandi
Michelle Casula, conosciuta nel mondo della musica come DJ Michelle, è una giovane prodigio nata il 21 dicembre 2011. A soli 13 anni, ha già conquistato il cuore del pubblico con la sua straordinaria capacità di mixare brani che attraversano epoche musicali diverse, dal funky house degli anni ’80 alle contemporanee hit del momento. Cresciuta a Calasetta, un piccolo comune della Sardegna, Michelle ha iniziato la sua carriera musicale con una console giocattolo, ma presto il suo talento ha richiesto attrezzature più serie.
La giovane Dj ha già lasciato un segno nel panorama musicale internazionale, con oltre 4 milioni di visualizzazioni sui social e collaborazioni con la prestigiosa casa discografica Acetone Records. Il suo talento è stato riconosciuto da esperti del settore, che lodano la sua tecnica e capacità di coinvolgere un pubblico di tutte le età. Mentre si prepara a compiere 14 anni, DJ Michelle continua a sorprendere con la sua energia contagiosa e il suo messaggio di divertimento sano, portando la sua musica e la sua visione creativa su palchi italiani ed europei.
Se potesse disegnare la scuola dei suoi sogni, Michelle immaginerebbe un luogo dove la creatività è celebrata quanto le materie tradizionali. Un ambiente che incoraggia l’espressione artistica e la scoperta dei talenti personali attraverso spazi dedicati alla musica, sale di registrazione e aule aperte alle arti. Questa visione riflette la sua passione per la musica, un’arte che considera fondamentale per la comunicazione e la crescita personale.
Michelle, è davvero incredibile il modo in cui ti sei affermata così giovane nel mondo del DJing. Raccontaci, da dove nasce la tua passione per la musica e per questa arte?
“La musica mi accompagna da sempre. Sin da piccola, ero incuriosita da qualsiasi suono e passavo ore ad ascoltare brani, immaginando di poterli mixare tra loro. Quando ho scoperto il mondo del DJing, ho capito subito che era la mia strada. Non si tratta solo di suonare, ma di trasmettere energia, emozioni e connettere le persone. Ogni volta che salgo in console, sento che posso raccontare chi sono attraverso i miei set. Questa sensazione è ciò che mi spinge a crescere e a migliorarmi ogni giorno in questa arte”.
Sei già molto attiva nel mondo della musica e il tuo talento è evidente. Come riesci a gestire il tempo tra le tue esibizioni, la pratica e i tuoi impegni scolastici?
“Non è sempre facile conciliare scuola, pratica e performance, ma per me l’organizzazione è la chiave. Dedico un tempo preciso allo studio, perché l’istruzione è fondamentale, e poi ritaglio momenti quotidiani per esercitarmi e lavorare sulla mia musica. A volte significa fare qualche sacrificio, rinunciando a certe cose, ma so che ogni minuto che dedico a questa passione mi avvicina ai miei sogni. Alla fine, credo che quando ami davvero qualcosa, trovi sempre l’energia e il tempo per portarla avanti”.
Il tuo repertorio spazia da brani degli anni ’80 fino alle proposte contemporanee. Quali artisti o brani preferisci includere nei tuoi DJ set e come nascono le tue scelte?
“Nei miei set, amo unire il meglio di epoche diverse: dagli anni ’80, con artisti iconici come Michael Jackson e Madonna, fino ai suoni attuali di DJ e producer contemporanei. Le mie scelte nascono dal desiderio di creare energia e connessione con il pubblico. Ogni traccia deve avere un’anima e trasmettere qualcosa di unico”.
Molti giovani potrebbero guardarti come fonte d’ispirazione. Che consiglio daresti ai tuoi coetanei che seguono un proprio sogno o che si augurano di lavorare nel mondo della musica?
“Il consiglio che darei ai miei coetanei è di credere davvero nei propri sogni e di non lasciarsi scoraggiare dagli ostacoli. Nel mondo della musica – ma questo vale per qualsiasi percorso – sono necessarie tanta passione, disciplina e la voglia di imparare ogni giorno. Non importa quanto piccolo possa sembrare il primo passo: ciò che conta è iniziare e non smettere mai di migliorarsi. Se metti cuore e dedizione in quello che fai, i risultati arriveranno. Soprattutto, vivrai un percorso che ti rende felice”.
Infine, Michelle, parlando del futuro, se potessi disegnare la scuola dei tuoi sogni, come sarebbe? Come organizzeresti eventuali spazi dedicati alla musica e alle arti, per esempio?
“Se potessi disegnare la scuola dei miei sogni, sarebbe un luogo dove la creatività ha lo stesso valore delle materie tradizionali. Immagino spazi luminosi, sale dedicate alla musica con strumenti a disposizione, studi di registrazione per imparare a mixare e produrre, e aule aperte alle arti in tutte le loro forme. Credo che i ragazzi abbiano bisogno non solo di studiare, ma anche di esprimersi e scoprire i propri talenti. Una scuola di questo tipo stimolerebbe la passione, la collaborazione e la crescita personale, perché l’arte e, in particolare, la musica ci insegnano a comunicare e a credere in noi stessi”.
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