
Concorso docenti PNRR 3: tutto quello che c’è da sapere

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è pronto a lanciare il concorso docenti PNRR 3: una procedura di reclutamento che punta ad assumere quasi 60mila insegnanti entro giugno 2026. Il bando, atteso entro ottobre 2025, interesserà tutti gli ordini scolastici e include sia posti comuni che di sostegno. Una selezione complessa, densa di requisiti specifici e incognite operative, che merita un’analisi approfondita. Vediamo dunque di seguito tutto quello che bisogna sapere sul concorso docenti PNRR 3.
Concorso docenti PNRR 3: oltre 58mila posti, tra infanzia, primaria e secondaria
Secondo l’informativa sindacale diffusa dal Ministero, i posti disponibili sono circa 58.000: 30.750 per la scuola secondaria (di primo e secondo grado), 27.350 per infanzia e primaria. I numeri, tuttavia, sono previsionali: si basano sulle stime dei pensionamenti futuri e sui posti residuali non assegnati nei concorsi precedenti.
Concorso docenti PNRR 3: bando a ottobre, prove a dicembre
Il cronoprogramma previsto è ambizioso: bando a ottobre 2025, prove scritte entro dicembre (forse prima di Natale), orali a gennaio e conclusione entro giugno 2026. Le domande andranno presentate entro 20 giorni dalla pubblicazione del bando.
Concorso docenti PNRR 3: i requisiti d’accesso. Cosa cambia rispetto ai concorsi precedenti
Per la scuola secondaria, servirà:
– abilitazione specifica, oppure
– laurea coerente con la classe di concorso + tre anni di servizio nella scuola statale negli ultimi cinque (dal 2020/21 al 2024/25), di cui almeno uno nella specifica classe di concorso.
Non vale il servizio svolto in scuole paritarie o nella formazione professionale. Ogni anno deve contare almeno 180 giorni o coprire il periodo dal 1° febbraio fino alla fine delle attività.
Per i docenti ITP (insegnanti tecnico-pratici) resta sufficiente il diploma previsto dalla tabella B.
Per infanzia e primaria, l’accesso è riservato agli abilitati (diploma magistrale entro il 2001/02 o laurea in Scienze della formazione primaria). Il servizio non è requisito obbligatorio.
Prove concorso docenti PNRR 3: struttura e criteri di selezione
La prova scritta sarà unica per tutti su 50 quesiti a risposta multipla (10 pedagogia, 15 psicopedagogia, 15 metodologie didattiche, 5 inglese, 5 competenze digitali. La prova orale durerà 30 minuti per infanzia e primaria, 45 per la secondaria. Per le classi linguistiche, si svolgerà nella lingua d’insegnamento. L’accesso all’orale sarà riservato ai candidati con almeno 70/100 nella prova scritta e classificati nei primi tre posti per ogni cattedra disponibile (inclusi gli ex aequo).
Riserva per chi è in formazione: le criticità temporali
Chi sta frequentando un percorso abilitante o TFA sostegno potrà partecipare con riserva, da sciogliere entro il 31 gennaio 2026. I sindacati chiedono di estendere questa scadenza almeno a giugno, per permettere a tutti di completare il percorso.
Graduatorie e assunzioni: un sistema sovraccarico
Si profila un’accumulazione di graduatorie: 2018, 2020, PNRR 1, 2 e ora 3. L’ordine di utilizzo delle graduatorie sarà definito nell’allegato A del bando. Intanto, è confermato che anche gli idonei del 30% dovranno iscriversi alle nuove graduatorie regionali previste dal DL 45/2025.
Critiche e proposte: il doppio canale e l’urgenza di stabilità
Per la Gilda degli Insegnanti, il concorso PNRR 3 rischia di diventare un ennesimo “fotocopia”, rivolto a candidati già selezionati nei bandi precedenti. La proposta è chiara: attivare un doppio canale di reclutamento, stabilizzare chi ha anni di servizio e trasformare i 150mila posti di sostegno da organico di fatto a diritto.
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