
Inversione di tendenza: rilanciare la centralità dell’educazione per un futuro equo e sostenibile

L’articolo di Mario Caligiuri, intitolato “Inversione di tendenza” è stato pubblicato lo scorso 2 agosto 2025 sul quotidiano Il Mattino. Caligiuri, professore all’Università della Calabria, noto esperto in intelligence e sicurezza, e Socio Onorario dell’ANPE (Associazione Nazionale Professionale Educatori), affronta con acume i cambiamenti epocali che il nostro sistema educativo deve affrontare alla luce delle trasformazioni tecnologiche e sociali.
Come Presidente Nazionale dell’ANPE, desidero fare mie le riflessioni di Caligiuri e ribadire con forza l’urgenza di un rinnovamento profondo della scuola e della formazione professionale per rispondere in modo adeguato alle sfide contemporanee.
Caligiuri sottolinea come l’avvento dell’intelligenza artificiale possa incrementare il rischio di disuguaglianze e marginalizzazione sociale se l’educazione non si impegna a valorizzare il fattore umano: logica, pensiero critico, creatività e senso civico. La scuola deve quindi recuperare il proprio ruolo fondativo nella formazione integrale della persona, capace di essere cittadino consapevole e responsabile.
Il cambiamento richiesto non riguarda solo l’innovazione tecnologica o la digitalizzazione, ma il ripensamento dell’intero modello educativo in un’ottica inclusiva e di eccellenza. La formazione deve fornire competenze solidamente radicate in valori culturali e civici per contrastare disinformazione, indifferenza e contribuire a rafforzare la qualità della democrazia, oggi minata soprattutto in Italia da un progressivo inaridimento del sistema educativo.
Una questione prioritaria è quella dei giovani NEET, che né studiano né lavorano, sintomo di un sistema che non è riuscito a garantire pari opportunità di sviluppo e inserimento sociale. Come evidenziato da Caligiuri, la capacità delle democrazie di affrontare le sfide globali è strettamente legata alla forza del sistema educativo, che deve saper formare nuove generazioni con una visione lungimirante e dotate di senso critico.
In questo contesto, l’ANPE prosegue con slancio il suo impegno a favore di una formazione professionale che sia ponte tra conoscenze teoriche e competenze richieste dal mondo del lavoro, con uno sguardo attento alle innovazioni tecnologiche ma senza mai perdere di vista la centralità della persona.
L’inversione di tendenza invocata da Caligiuri può realizzarsi solo se la scuola italiana si orienta verso un modello educativo che valorizzi la responsabilità sociale e personale, investa nella qualità e nella formazione continua dei docenti, e si apra a nuove discipline e metodologie capaci di stimolare creatività, intelligenza emotiva e pensiero critico.
In definitiva, non possiamo affidare il futuro solo alla tecnologia o all’improvvisazione: la vera chiave per una società equa, democratica e resiliente è un investimento serio e continuo in un’educazione inclusiva e di alta qualità, che valorizzi la persona in tutte le sue potenzialità.
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