Piano Estate, il MIM smentisce: ‘Altro che fallimento, è un successo’

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito interviene con una nota ufficiale per smentire le affermazioni contenute nell’articolo pubblicato da La Ragione lo scorso 5 luglio, dal titolo “Vacanze lunghe e nel vuoto”. In particolare, il Ministero contesta con fermezza la definizione del “Piano Estate” come “un fallimento annunciato”, giudizio che – si legge nella nota – «riporta inesattezze che necessitano di essere rettificate».

Nuove risorse e nuove finalità: cosa cambia nel Piano Estate 2025

Contrariamente a quanto sostenuto nell’articolo, il Piano Estate 2025 non solo è pienamente operativo, ma rappresenta – secondo il MIM – un rilancio significativo voluto dal Ministro Giuseppe Valditara. Il piano si fonda su una visione rinnovata dell’estate scolastica, che va ben oltre il semplice recupero post-pandemico.

A differenza del primo Piano estate del 2022, nato in pieno contesto emergenziale e con obiettivi principalmente legati al recupero degli apprendimenti dopo la pandemia, le edizioni 2024 e 2025 si propongono di valorizzare l’offerta educativa estiva attraverso attività di potenziamento delle competenze, socialità, sport, teatro, laboratori creativi, inclusione e accoglienza.

Un cambio di paradigma, insomma, sostenuto da un impegno economico rilevante: 400 milioni di euro stanziati nel 2023, ai quali si sono aggiunti 150 milioni nel 2025, per un totale di 550 milioni. Una cifra che smentisce l’idea di una misura “rimasta sulla carta”.

I numeri parlano chiaro: quasi 1,3 milioni di studenti coinvolti nel 2024

Altro punto contestato dal Ministero è la presunta cancellazione del bando 2023. Una notizia “non corrispondente al vero”, chiarisce la nota. Nel solo anno scolastico 2023/2024, infatti, il Piano Estate ha permesso la realizzazione di 36.973 moduli didattici, coinvolgendo 699.077 studenti.

Ma il numero sale ancora se si considerano anche gli studenti che hanno partecipato ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) all’estero – finanziati con fondi dedicati alle scuole secondarie di secondo grado – e quelli impegnati nelle attività estive legate al PNRR, finalizzate al contrasto della dispersione scolastica, alla riduzione dei divari territoriali e alla promozione delle STEM. Il totale degli allievi coinvolti supera così quota 1.300.000.

Un piano richiesto, partecipato, trasparente

Il MIM sottolinea anche l’elevato interesse dimostrato dalle scuole per il Piano Estate 2025: a fronte di 150 milioni di euro stanziati, le richieste pervenute hanno superato i 272 milioni. Un dato che, da solo, smentisce l’ipotesi di scarso interesse o di un’iniziativa inefficace.

Infine, viene respinta con decisione anche l’accusa di poca trasparenza: tutte le informazioni – assicura il Ministero – sono state comunicate alle famiglie e sono accessibili pubblicamente attraverso la sezione dedicata al Piano Estate sul sito istituzionale del MIM. In questa pagina sono consultabili dati dettagliati sulle scuole partecipanti, sulle attività avviate e sulle risorse assegnate.

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