FOCUS DL 45 anti-diplomifici: l’equivoco dei codici di indirizzo e dei codici di scuola

Via a “Focus DL 45 anti-diplomifici”, la nuova rubrica di approfondimento di Tuttoscuola dedicata al decreto-legge contro le scorciatoie scolastiche. Ogni due o tre giorni pubblichiamo analisi, dati e sviluppi per capire cosa cambia davvero nel contrasto ai diplomifici. 

Oggi parliamo dell’equivoco dei codici di indirizzo e dei codici di scuola.

Per capire la complessità degli istituti paritari per i quali il decreto-legge 45/2025 ha deciso misure di contrasto al deprecato fenomeno dei diplomifici, è necessario, innanzitutto, fare chiarezza su alcuni dati basilari, a cominciare dalla esatta quantificazione del numero degli istituti paritari della secondaria di II grado, che è meno della metà di quanto si dice. Come è possibile?

Attualmente, mentre gli istituti statali vengono individuati con un unico codice meccanografico, gli istituti paritari, invece, non hanno un unico codice identificativo, bensì dispongono di un codice per ogni indirizzo di studio presente, generando l’equivoco che la quantificazione dei codici corrisponda al numero degli istituti.

Non si tratta di un aspetto formale, bensì di un fraintendimento che impedisce di conoscere la reale situazione degli istituti paritari (comunque nota ai singoli Uffici scolastici regionali).

Conseguentemente, per conoscere l’integrale situazione di un istituto paritario è necessario assemblare tutti i codici meccanografici degli indirizzi di studio presenti nel medesimo istituto, come ha fatto Tuttoscuola.

Solamente in questo modo è possibile quantificare con esattezza il numero delle classi esistenti (soprattutto le collaterali del 5° anno comprese quelle eccedenti) e il numero degli alunni interni (in particolare quelli del passaggio dal 4° al 5° anno).

Mediante un’accurata rilevazione condotta sull’anagrafe degli istituti paritari di secondaria di II grado dell’anno scolastico 2024-25, pubblicata sul Portale Unico del Ministero, è stato possibile identificare, tramite l’accorpamento degli indirizzi di studio, il numero esatto degli istituti, nonostante la denominazione degli stessi istituti di riferimento e gli stradari siano registrati in modo non univoco.

All’interno di uno stesso istituto e nell’unica sede, sono attivi diversi indirizzi di studio, in numero variabile che, in alcuni, supera anche le dieci unità.

Questa la situazione esatta: 755 istituti con 1.632 indirizzi di studio.

Non perdere la prossima puntata di “Focus DL 45 anti diplomifici”

Negli ultimi otto anni sono state attivate quasi 2.000 classi collaterali in eccesso rispetto al limite consentito dalla normativa, spesso senza autorizzazione preventiva. Il DL 45/2025 introduce ora un vincolo più stringente: niente avvio senza l’ok preventivo dell’USR, ma resta da vedere se la norma verrà davvero rispettata o aggirata, come già accaduto in passato. Ne parliamo nella prossima puntata online sabato, 19 aprile.

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