Tuttoscuola: Non solo statale

Devoluzione. La terza via della Bastico

Mariangela Bastico, il viceministro all’istruzione, preoccupata per quel che ritiene essere uno scardinamento vero e proprio del sistema scolastico nazionale, ha ribadito l’assoluta contrarietà alla riforma costituzionale per la devoluzione che sarà sottoposta a referendum approvativo tra un mese, fornendo nel contempo la sua ricetta alternativa.

Serve un sistema nazionale di istruzione – ha detto la Bastico a Perugia – con una scuola che sia radicata nel territorio e con al centro la sua autonomia, la quale però non può essere isolamento e aziendalismo.
Per evitare l’isolamento e realizzare appunto il suo radicamento sul territorio la scuola pubblica, secondo la Bastico, deve mettersi “in rete” con i sistemi locali, i Comuni, le Province, le Regioni, “che insieme aiutano la scuola a crescere e arricchiscono il territorio”.
Invece di dar vita a 20 minisistemi di istruzione regionali bisogna confermare il sistema nazionale, evitando comunque il pericolo, secondo il viceministro, che un sistema così complesso di soggetti autonomi sia governato dal livello nazionale.

Un governo del sistema scolastico dal centro, secondo la Bastico, è assolutamente impossibile e rischia di fare decadere la capacità di relazione e programmazione.

Forgot Password