
Giornata contro la violenza sulle donne, Dirigenti Scuola: ‘ Accolto appello di Valditara, serve cambiamento culturale’

“Quella di oggi è e deve essere una giornata di riflessione ma anche di presa di coscienza per noi che, ogni giorno, abbiamo a che fare con la formazione delle future generazioni, consci che l’essere umano è un ‘prodotto’ di cultura; non nasce formato, va formato. Contro la violenza di genere è necessaria una rivoluzione culturale”. Così il sindacato Dirigenti Scuola nella giornata contro la violenza delle donne.
“Non servono interventi annunciati sulla scorta dell’emozione. – sostiene l’Associazione – e raccogliamo l’appello di Valditara quando parla di ‘sicurezza, libertà, dignità per ogni donna’. Questo è il nostro impegno. Ribadiamo e assicuriamo il nostro sostegno perché la scuola diventi centrale come rimedio alla violenza, in collaborazione con la famiglia e la società intera. E’ un compito che i dirigenti scolastici portano avanti tra mille difficoltà, sopperendo in solitudine, ai limiti di una società – famiglia in testa che non riesce a contrastare la violenza, non solo quella di genere, che purtroppo continua a dilagare anche nell’ambiente scuola, dove ci si sforza di fondare un nuovo senso di ‘comunità etica’ sottratta alle ideologie del momento”.
“Ma è necessaria una consapevolezza collettiva che non porti certo ad assistere a gesti deplorevoli come quello di venerdì scorso, davanti al ministero dell’ Istruzione e del Merito e per il quale esprimiamo la nostra solidarietà a Valditara. I problemi non si risolvono incendiando le piazze e le sagome di chi rappresenta le istituzioni. La democrazia, il confronto democratico si fonda su altri sistemi e modalità di rapporti chiamando in causa gli adulti che dovrebbero collaborare con le istituzioni dando il buon esempio. Facciamo appello a tutto e tutti perché è quanto mai urgente un lavoro corale per una reale comprensione delle problematiche che è alla base dell’evoluzione sociale e culturale che tutti noi auspichiamo e a cui le donne hanno diritto”.
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