Education at a Glance 2024, Valditara: ‘Investimenti e innovazioni per una scuola italiana più equa e competitiva’

Durante la presentazione del rapporto OCSE “Education at a Glance 2024”, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha tracciato un quadro complesso e ricco di sfide per il sistema educativo italiano. Il rapporto mette in evidenza che, sebbene la spesa media per l’istruzione in Italia si attesti a 2.9% del PIL, inferiore alla media OCSE del 3.2%, è essenziale che il governo non solo aumenti gli investimenti pubblici, ma incoraggi anche la spesa privata. Valditara ha però sottolineato un aspetto positivo: le ragazze stanno conseguendo risultati migliori nella formazione terziaria, con una percentuale del 37% rispetto al 24% degli uomini. Tuttavia, ha evidenziato la persistenza di un gap nei settori STEM, dove la presenza femminile è ancora insufficiente. “Per colmare queste differenze, dobbiamo investire negli asili nido, garantendo accesso a famiglie meno agiate,” ha affermato, citando anche l’OCSE.

Critica la situazione degli asili nido, con un crollo degli investimenti fino al 2021. Grazie ai fondi del PNRR e a ulteriori 562 milioni di euro stanziati dal governo, Valditara prevede che si possano colmare queste lacune nei prossimi anni. In merito alla spesa per studente, il Ministro ha comunicato che nel 2022 l’ammontare era di 13.799 euro per la scuola primaria e di 13.739 euro per le secondarie, in linea con la media OCSE. “Questa situazione è il risultato di investimenti insufficienti in laboratori e infrastrutture nei confronti di altri paesi, ma ci aspettiamo che il PNRR e un miliardo in più di finanziamenti possano cambiare il corso delle cose,” ha aggiunto.

Un altro tema cruciale è quello dei salari dei docenti. Valditara ha evidenziato un deterioramento dei salari, diminuiti del 6% dal 2015 al 2022, mentre la media OCSE ha visto un incremento del 4%. Tuttavia, con il nuovo contratto firmato a gennaio 2024, si prevede un aumento del 4,5%. Il Ministro ha confermato che sono in arrivo ulteriori risorse, con la possibilità di un incremento del 5,8% per il nuovo contratto in fase di siglatura, e si stanno cercando ulteriori fondi per raggiungere il 6%.

Infine, Valditara ha analizzato i dati sulla dispersione scolastica. Secondo le ultime statistiche, il tasso di abbandono scolastico esplicito è passato dal 13,3% nel 2019 al 14,2% nel 2020, con una stima di 9,4% per il 2024, superando così l’obiettivo del PNRR e avvicinandosi a quello del 2030. Significativa è la diminuzione della dispersione implicita, scesa all’8,6%, con un recupero notevole nel Mezzogiorno, dove i tassi erano storicamente più elevati.

“Voglio ringraziare il ministro Valditara e l’Italia per il loro ruolo di leadership internazionale nell’ambito dell’istruzione, che è stato particolarmente evidente nel G7 – ha dichiarato Andreas Schleicher, direttore per l’Istruzione e le competenze dell’Ocse -. Negli ultimi anni non ricordo nessuna presidenza che abbia posto così tanta enfasi sull’istruzione nell’agenda italiana”.

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