Nuovi percorsi di abilitazione per la scuola secondaria, Palumbo (MIM): ‘Programmazione a carico del MUR’. Tutte le novità

Con l’entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 4 agosto 2023, il sistema educativo italiano affronta un’importante fase di rinnovamento. Il decreto, che si inserisce nel quadro delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), introduce nuovi percorsi di abilitazione per la scuola secondaria, progettati per rispondere a standard formativi più elevati e per migliorare la qualità dell’insegnamento. A spiegare l’importanza di queste novità è Carmela Palumbo, capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito: Il DPCM 4 agosto 2023, dando attuazione a una specifica normativa adottata nell’ambito della riforma del reclutamento prevista dal PNRR, ha introdotto percorsi di abilitazione per la scuola secondaria completamente nuovi e rispondenti a diversi standard formativi. La programmazione di questi percorsi è a carico del Ministero dell’Università che dispone l’accreditamento delle Università proponenti. L’erogazione e la durata dei percorsi è definita dalle singole Università secondo le disposizioni del DPCM”.

Riconoscimento dei Punteggi nelle Graduatorie per le Supplenze

Con l’introduzione dei nuovi percorsi abilitanti, è emersa la necessità di aggiornare il sistema di valutazione nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). Palumbo ha sottolineato come il Ministero abbia affrontato questa sfida in modo collaborativo con le Organizzazioni Sindacali (OOSS): “A fronte dell’attivazione dei nuovi percorsi abilitanti, si è reso necessario prevedere il riconoscimento di uno specifico punteggio (come già accaduto per precedenti percorsi abilitanti) nelle graduatorie per le supplenze. La questione è stata affrontata e dibattuta con le OOSS già a partire da febbraio scorso, nella fase di redazione dell’Ordinanza ministeriale che avrebbe disciplinato l’aggiornamento delle GPS e il conferimento delle supplenze”.

In particolare, durante gli incontri tenutisi il 6 febbraio e il 3 aprile 2024, le sigle sindacali hanno richiesto modifiche alle tabelle di valutazione dei titoli proposte dall’Amministrazione, che prevedevano inizialmente 24 punti per i corsi da 60 CFU e 12 punti per quelli da 30 CFU. “Tra queste istanze, in relazione alla definizione delle tabelle dei titoli e, dunque, dei punteggi per le graduatorie per le supplenze, da parte sindacale sono pervenute richieste di modifica rispetto alla tabella di valutazione proposta dall’Amministrazione (che prevedeva un riconoscimento di 24 punti per i corsi da 60 CFU e 12 punti per i corsi da 30 CFU) e si è richiesta una valutazione di 24 punti per tutte le diverse abilitazioni rilasciate dalle Università,” ha aggiunto Palumbo, ricordando che questa esigenza di uniformità è stata espressa anche dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) nel suo parere del 23 febbraio.

Scelte Professionali Autonome degli Aspiranti

Nonostante l’adozione ufficiale dell’Ordinanza risalga a maggio, le informazioni sulle tabelle di valutazione erano già note da febbraio. “Benché l’adozione dell’Ordinanza in questione risalga al mese di maggio, le notizie relative alle tabelle di valutazione dei punteggi circolavano già dalla fine di febbraio sui siti sindacali e nelle riviste specializzate – ha spiegato Palumbo -. Questa diffusione anticipata ha permesso agli aspiranti docenti di prendere decisioni autonome riguardo l’accesso ai nuovi percorsi abilitanti, scelte che si sono riflettute poi nell’attribuzione del punteggio aggiuntivo in graduatoria. “Si è trattato ovviamente di valutazioni e scelte professionali da parte dei singoli aspiranti in cui l’Amministrazione non ha titolo di entrare,” ha concluso.

Novità per la Continuità dei Docenti di Sostegno dal 2025

Palumbo ha inoltre sottolineato un’importante novità per quanto riguarda la continuità dei docenti di sostegno: “Per effetto di una norma fortemente voluta dal Ministro Valditara, dall’anno scolastico 2025/2026 troverà applicazione una novità assoluta: la conferma dei supplenti sullo stesso posto su richiesta delle famiglie. Ciò permetterà di evitare il continuo cambio dei supplenti di sostegno a tutto vantaggio degli studenti con disabilità”. Questa misura mira a garantire stabilità agli studenti con disabilità, offrendo loro una figura di riferimento costante, un cambiamento che risponde alle esigenze di continuità didattica e di qualità educativa.

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