
Lotta ai diplomifici, battuta d’arresto: l’istituto di Ottaviano, sospetto diplomificio più grande di Italia, rilascerà diplomi anche quest’anno

Già al centro dell’inchiesta di Tuttoscuola, l’istituto paritario campano ottiene l’ammissione dei suoi studenti alla maturità in corso. Ecco i dati dell’istituto.
L’azione di contrasto ai diplomifici lanciata dal Governo richiederà molto tempo e interventi normativi non aggirabili
Dati Tuttoscuola
“Stop ai diplomifici: concluso il piano di ispezioni che ho fortemente voluto”. Così il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara su “X” lunedì 17 giugno alla vigilia della Maturità 2024, giustamente soddisfatto di annunciare la revoca della parità a 47 istituti per irregolarità rilevate dagli ispettori ministeriali. Il piano di ispezioni era stato lanciato dal Ministero a seguito dei dossier di Tuttoscuola che meno di un anno fa hanno svelato la mappa e i meccanismi di funzionamento dei cosiddetti “diplomifici”.
Si tratta di un primo successo per il quale occorre dare atto dell’impegno del ministro che è stato il primo, come si suol dire, a metterci la faccia. Ma il lavoro da fare per estirpare definitivamente questo fenomeno, che esiste da sempre ma è esploso negli ultimi anni, è ancora lungo. Non a caso il giorno dopo l’annuncio Tuttoscuola invitava alla prudenza: “Potrebbe essere presto per cantare vittoria”, facendo riferimento ai ricorsi legali messi in atto dagli istituti chiamati in causa, pronti a vender cara la pelle.
E infatti è di ieri la notizia che 700 studenti dell’“Elsa Morante” di Ottaviano, alle pendici del Vesuvio, uno degli istituti al centro delle inchieste di Tuttoscuola sui diplomifici e a cui era stato revocato dall’Ufficio Scolastico regionale della Campania lo status di paritaria, sono stati ammessi in extremis all’esame di Stato 2024 a seguito di un’ordinanza cautelare del Consiglio di Stato.
E non si tratta di un istituto qualunque, ma proprio di quello che era stato definito (non da Tuttoscuola, che non ha mai fatto nomi) il sospetto diplomificio più grande d’Italia.
Ottaviano, 23 mila abitanti in provincia di Napoli, è stata definita dai media “il regno dei diplomifici: maturandi da tutta Italia ma in paese sono solo 286”, alludendo al fenomeno del “turismo da diploma”. Scriveva lo scorso agosto, dopo l’uscita del secondo dossier di Tuttoscuola, l’inviato di “Repubblica”: “Via Ferrovia della Stato è un lungo stradone poco fuori il centro storico di Ottaviano. Solitamente è scorrevole e non ci sono particolari motivi attrattivi per visitarlo. Eppure, per alcuni giorni a giugno il traffico si paralizza, arrivano auto da mezza Italia ed è persino complicato parcheggiare perché si registra il pienone nella grande palazzina che ospita il centro scolastico “Elsa Morante”.
Gian Antonio Stella sul “Corriere della sera” raccontava: “In un anonimo edificio sotto il Vesuvio, sopra il pianterreno occupato da un centro per il «dimagrimento a accelerazione metabolica», c’è il più obeso centro d’ingrasso dei diplomi di maturità italiani”.
Ebbene gli studenti che anche quest’anno si sono iscritti a questo istituto potranno ora regolarmente sostenere l’esame di maturità 2024. Nonostante la forte azione di contrasto lanciata dal ministero dell’istruzione nei mesi scorsi.
Sapevamo che i 47 istituti paritari che hanno ricevuto il decreto di revoca della parità non sarebbero rimasti con le mani in mano davanti alla decisione che toglie loro la fonte di cospicui introiti economici.
Scrivevamo: “Pronti a vender cara la pelle, si fanno infatti difendere da agguerriti e qualificati studi legali che inizialmente cominceranno a opporsi alle irregolarità contestate, impugnando le singole decretazioni degli Uffici scolastici regionali di fronte al TAR”.
Tuttoscuola è stata facile profeta, perché proprio in concomitanza con la seconda giornata delle prove di maturità è arrivato il comunicato del Codacons che annuncia l’esito positivo di un ricorso al Consiglio di Stato che con ordinanza cautelare consente a circa 700 candidati di questo istituto paritario campano (nessuno risultava iscritto l’anno scorso al quarto anno in quella scuola) di sostenere l’esame di maturità 2024, quasi certamente in prove suppletive, in quanto la citata ordinanza (2291) è stata pubblicata ieri, 20 giugno.
Questa la conclusione del provvedimento:
“Ritenuto che, in considerazione dell’approssimarsi della conclusione dell’anno scolastico e delle relative prove di esame sia opportuno, tenuto conto della riconosciuta sussistenza del periculum in mora, accogliere l’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza impugnata;
Ritenuto altresì che sussistano le condizioni per la compensazione delle spese tra le parti della presente fase di giudizio:
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima)
Accoglie l’istanza cautelare (Ricorso numero: 3169/2024) e, per l’effetto, sospende l’esecutività della sentenza impugnata.
L’istituto campano in questione è il Centro Studi “Elsa Morante” di Ottaviano (Napoli) che negli ultimi due anni aveva iscritto al quinto anno complessivamente oltre 1500 candidati, senza avere nessun candidato al quarto anno. Un record assoluto nemmeno avvicinato dai maggiori istituti statali che arrivano al massimo a circa 450 maturandi all’anno.
Come già segnalato nel dossier di Tuttoscuola “Il gran bazar dei diplomifici” l’”Elsa Morante” di Ottaviano è presente nell’anagrafe nazionale a cominciare soltanto dall’anno scolastico 2021/22, e registrato con codici sempre diversi nel 2021/22, nel 2022/23 e nel 2023/24, toccando il record del fenomeno diplomifici. L’istituto presenta per il 2022/23 ben sei indirizzi di studio diversi (dal Liceo delle scienze umane all’istituto professionale alberghiero), tutti ubicati nella stessa sede. Ogni indirizzo di studio è identificato con un proprio codice meccanografico, sempre diverso da quello, unico, che ufficialmente viene riportato dal Portale per identificare l’istituto. Conseguentemente le situazioni effettive del numero degli studenti e delle classi non emergono completamente nella loro totalità. Sommando però i vari codici afferenti a questo Istituto viene fuori il quadro completo, ed è un caso record: ben 866 alunni iscritti al quinto anno nel 2022/23, e 0 (zero) al quarto anno nel 2021/22.
Risulta infatti che l’istituto paritario in questione non riporta alcun dato di classi intermedie, ma soltanto quelli del quinto anno; non riporta nemmeno, come avrebbe dovuto, i dati di classi e alunni dell’anno precedente. Da notare che, in base alle norme vigenti, per ottenere e mantenere la parità l’istituto deve disporre di corsi completi dal 1° al 5° anno.
Una serie di “non disponibile” è la risposta per chi cerca notizie sui servizi, sulla didattica, sul RAV (Rapporto di autovalutazione) o sul Piano dell’offerta formativa, documenti obbligatori per le scuole del sistema di istruzione. Vengono presentati solamente i sei indirizzi di studio, ciascuno riferito esclusivamente al 5° anno, come se il 4° anno non esistesse o non fosse mai esistito.
Poiché non esistono classi quarte, le 25 registrate sono tutte classi collaterali. Siamo di fronte ad un salto di generazione degli istituti sospetti dove basta la classe terminale per accreditarsi senza avere alle spalle classi intermedie?
E non finisce qui. Nel 2021/22, primo anno ufficiale di apertura di quell’istituto, gli iscritti al quinto anno erano stati 664, distribuiti in 19 classi. Visto il facile successo ottenuto già alla prima apertura, l’istituto ha confermato il servizio nel 2022/23, iscrivendo ben 866 studenti, cioè 200 studenti in più. Quest’anno oltre 700. Per dare un’idea delle dimensioni, si consideri che nelle scuole secondarie di II grado statali la media di iscritti al quinto anno è di 184 studenti.
Dopo un complesso contenzioso, l’USR Campania aveva revocato nei mesi scorsi la parità all’istituto Morante. Anche il TAR, al quale l’istituto paritario di Ottaviano aveva presentato ricorso, aveva dato ragione all’amministrazione scolastica. Ma l’istituto non si è dato per vinto e ha presentato ricorso al Consiglio di Stato soltanto alla vigilia di questa maturità, chiedendo e ottenendo la sospensione cautelare, per evitare un “danno irreparabile” ai 700 candidati che in questi mesi si erano iscritti fiduciosi in una soluzione favorevole.
Indubbiamente è un colpo inaspettato anche per il Ministero dell’istruzione: è un campanello d’allarme che suona forte per avvertire che la guerra ai diplomifici sarà dura da vincere. Richiede un lungo e articolato lavoro, con ispezioni da ripetere nel tempo e con l’intervento normativo voluto dal Governo, che però non deve lasciare varchi (in particolare limitando la possibilità di istituire più di una classe collaterale a Istituto, mentre oggi la normativa consente di aprire una classe collaterale per ogni indirizzo di studio, con istituti paritari che sono arrivati ad avere fino a 8 indirizzi di studio). E deve essere approvato in tempi rapidi, altrimenti gli effetti si avranno non prima della Maturità 2026.
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