AN e Forza Italia: braccio di ferro sugli istituti tecnici/1

Con riferimento alle notizie riportate la scorsa settimana da Tuttoscuola sul futuro dell’istruzione tecnica, che prendevano spunto da una dichiarazione dell’on. Mario Mauro, responsabile scuola di Forza Italia, l’ufficio scuola di Alleanza Nazionale ci ha inviato una nota nella quale ribadisce la sua posizione.

Mauro aveva avvertito: “sarebbe problematico accorgersi che una grandissima intesa sui temi dell’istruzione da parte della maggioranza viene messa in discussione quando si comincia a entrare nel merito“. Ora AN precisa nella lettera a Tuttoscuola che “in riferimento alla nota dell’On.le Mauro già in passato e durante il dibattito sulla Riforma il Senatore Valditara ha espresso in più occasioni un netto dissenso a che l’attuale istruzione tecnica fosse attribuita alle Regioni confluendo nell’istruzione professionale. D’altro canto la legge 53 prevede tipologie diverse di liceo e per alcune di queste articolazioni in indirizzi. Confermiamo pertanto l’esigenza di un rafforzamento dell’istruzione tecnica nell’ambito del rinnovato liceo tecnologico e non invece la sua riduzione a istruzione professionale di quattro anni“.

Per ora Forza Italia non ha replicato, ma la questione è politicamente delicata. Anche l’UDC infatti si è da tempo attestata sul versante opposto a quello presidiato da AN, e il Governo deve in qualche modo tener conto dell’ordine del giorno approvato a maggioranza dal Parlamento in occasione del varo della legge 53/2003, che lo stesso Governo aveva dichiarato di accogliere, favorevole ad utilizzare “la maggior parte degli istituti tecnici”, insieme ai professionali, per costruire la “seconda gamba” del sistema di istruzione e formazione su un piano di pari dignità e consistenza rispetto a quella liceale.