RAV e Scuole in chiaro: un passo importante nella trasparenza del sistema

Sono stati presentati questa mattina nella sede del Miur il nuovo portale di “Scuola in chiaro” e i Rapporti di autovalutazione delle scuole (RAV).

Questo il comunicato stampa emesso dal Miur.

Esiti degli scrutini e degli Esami di Stato, risultati delle prove Invalsi, informazioni sulla prosecuzione negli studi o nel mondo del lavoro degli studenti diplomati, caratteristiche del dirigente scolastico (anni di esperienza, tempo di permanenza nella scuola), caratteristiche del corpo insegnante (dall’età media dei docenti alla tipologia di contratto prevalente), informazioni dettagliate sull’organizzazione del curricolo e della progettazione didattica. Tutto a portata di click.

Da oggi la scuola italiana si mette davvero in chiaro. Sono infatti on line i Rapporti di autovalutazione (Rav) delle scuole, frutto di un anno di lavoro in cui ogni istituto ha confrontato i propri dati con quelli provinciali, regionali e nazionali e ha messo nero su bianco i propri punti di forza e debolezza, abbinandoli a precisi obiettivi di miglioramento.

“Questa è una giornata straordinaria per il nostro Paese – sottolinea il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, intervenuta nel corso della presentazione al Miur – Le scuole hanno dato prova di grande maturità e responsabilità mettendo in trasparenza i propri dati. Siamo di fronte ad uno strumento potente che ci porta all’avanguardia in Europa. In un anno è stato fatto un lavoro enorme, che mette nelle mani di dirigenti, docenti, cittadini e genitori importanti elementi di analisi del sistema di istruzione. Trasparenza e responsabilità non sono più un tabù, ma un dato di fatto. Si finisce con le sperimentazioni e si inizia un processo permanente che porta avanti la nostra visione di autonomia. Lo step successivo sarà quello della valutazione esterna, che partirà nel secondo quadrimestre sul 10% delle scuole. Stiamo avviando anche la valutazione dei dirigenti scolastici e, in parallelo, come previsto dalla Buona Scuola, quella dei docenti. Finalmente abbiamo un sistema integrato di valutazione”.

“Oggi gli istituti scolastici hanno confermato quello che questo Governo afferma con convinzione da tempo: la valutazione è uno strumento fondamentale per intervenire laddove necessario, appianare le differenze e potenziare le eccellenze. È una risorsa straordinaria per dare benzina alle scuole, motore di sviluppo del nostro Paese – ha aggiunto il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone – Il Rapporto di autovalutazione presentato oggi non è una fotografia, un fermo immagine. Noi vogliamo cambiare la situazione, fare scorrere le immagini e per questo abbiamo investito risorse economiche e professionali. Grazie al Rav, all’Anagrafe dell’edilizia scolastica, al portale Scuola in chiaro, siamo in grado di avere un quadro definito e globale del nostro sistema d’istruzione. E lavorare su questo in maniera strategica”.

I principali numeri e risultati dei Rav

Oltre il 95% delle scuole, con picchi del 100% in alcune regioni nelle istituzioni statali, ha già pubblicato il Rav. Le istituzioni scolastiche rimanenti potranno comunque farlo nei prossimi mesi. Oltre 47.000 i componenti dei Niv, iNuclei interni di valutazione, che hanno lavorato ai Rapporti pubblicati oggi. Il 7% delle scuole statali ha inserito nei Nuclei anche personale esterno alla scuola (esperti, genitori), evidenziando una particolare propensione all’apertura e al confronto. Da una prima analisi, l’80% dei Rav risulta conforme ai criteri di coerenza e attendibilità attesi. Sarà cura degli Uffici scolastici regionali, ora, prendere contatto con le scuole per invitarle a verificare gli eventuali ‘disallineamenti’.

Dati di contesto (fra cui popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse professionali), Esiti (dai risultati degli alunni alle prove Invalsi), Processi (dagli ambienti di apprendimento, all’orientamento, alla valorizzazione delle risorse umane), Priorità di miglioramento, sono le sezioni che compongono il Rapporto, consultabile in versione estesa e sintetica. Un video tutorial consente una navigazione guidata agli utenti non esperti.

Per le aree degli Esiti e dei Processi le scuole dovevano esprimere un giudizio su se stesse – uno per ciascuna delle voci previste – utilizzando una scala da 1 a 7 (1=situazione molto critica, 7=eccellente). Ogni giudizio andava motivato. Secondo una prima analisi, le scuole tendono a posizionarsi, omogeneamente sul territorio, intorno ad un livello 4 (sommando Esiti e Processi), il che evidenzia una situazione complessivamente positiva. Ma anche una tendenza all’oggettività da parte degli istituti, che non si sono dati giudizi ‘gonfiati’.

In particolare, per l’area degli Esiti il punteggio medio che le scuole si sono attribuite in relazione ai risultati raggiunti dai ragazzi è 5,02, quello relativo alle Prove Invalsi 4,14, quello relativo alle competenze chiave e di cittadinanza 4,69, per i risultati a distanza (esiti post-diploma) è 5,29. Un quadro complessivamente più che sufficiente.