
Arriva lorganico potenziato: il rischio di uno spreco da evitare
Mentre l’anno scolastico “zero” della Buona scuola ha inizio (il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha scelto il Molise per inaugurarlo, accompagnata dalla giovane neo direttore regionale Anna Paola Sabatini), l’ultima fase per le immissioni in ruolo, la fase C, prevede l’assegnazione di 55.258 posti per il potenziamento dell’organico (aggiuntivo, funzionale), di cui 48.812 per posti comuni e 6.446 per il potenziamento del sostegno.
Il Miur ha precisato che quei posti del potenziamento sono ripartiti fra le classi di concorso in base al fabbisogno di docenti, inclusi i collaboratori del dirigente scolastico, che le scuole comunicano al sistema informativo dal 21 settembre al 5 ottobre e che gli USR verificano immediatamente dopo tenendo conto delle graduatorie.
Con riferimento soprattutto ai 48.812 posti comuni dell’organico aggiuntivo, cosa si intende per ‘fabbisogno di docenti’?
È solamente un fabbisogno quantitativo per la copertura di posti cattedra rimasti disponibili, come, ad esempio, quello del docente vicario esonerato dall’insegnamento? Oppure può essere un fabbisogno qualitativo riferito a particolari attività programmate dalle scuole?
È vero che il fabbisogno quali-quantitativo di ogni istituzione scolastica deriverà dal piano triennale dell’offerta formativa da definire nei prossimi mesi e da avviare l’anno prossimo, ma l’organico aggiuntivo viene assegnato subito già da quest’anno.
Sembra quindi più che logico pensare che il fabbisogno di docenti da segnalare tra il prossimo 21 settembre e il 5 ottobre anticipi anche sostanzialmente l’impiego funzionale dei docenti assegnati.
Potrebbero essere necessari progetti o programmazione di interventi mirati per migliorare l’offerta formativa. L’organico aggiuntivo, anche se provvisorio, avrebbe senso e risponderebbe agli obiettivi di qualificazione del servizio indicati dalla legge.
In caso diverso vi sarebbero docenti parcheggiati nelle scuole in attesa di una chiamata per sostituire colleghi assenti. Sarebbe uno spreco di risorse e uno svilimento della funzione docente.
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