
Napoli non fa nomine e gli Lsu occupano
Scaduto il 31 luglio il termine assegnato ai CSA per le nomine annue del personale scolastico, le restanti nomine passano dal 1° agosto nelle mani dei dirigenti scolastici.
A Napoli, dove si è proceduto manualmente a depennare dalle graduatorie i 18 punti dichiarati illegittimi dal Tar del Lazio, di nomine non ne è stata fatta nemmeno una, complice anche l’occupazione messa in atto dai lavoratori socialmente utili che da mesi cercano risposte alle attese e alle promesse.
A Palermo e in Abruzzo le situazioni di nomine sono analoghe: in buona parte ancora da fare.
A Napoli il rinvio delle nomine slitta a questo punto a dopo il 20 agosto, a ridosso immediato dell’anno scolastico con rischio di comprometterne il regolare avvio. E proprio Napoli è una delle città che con il nuovo calendario regionale inizierà in anticipo le lezioni: il 10 settembre.
Intanto non si quietano le proteste dei precari-precari che, privati dei 18 punti, vedono a rischio la nomina attesa. Ovviamente sul fronte opposto i precari-sissini dichiarano la propria soddisfazione per la correzione imposta dal Tar a loro favore.
Non si contano più i documenti e le manifestazioni pro o contro la cancellazione.
Al Miur l’imbarazzo è forte perché la scelta di assegnare quei 18 punti era stato il risultato, condiviso dal Cnpi e dai sindacati di categoria, della richiesta avanzata dal Parlamento.
A questo punto ci si chiede se la decisione di ottemperare tempestivamente alla sentenza del Tar basterà per salvare la regolarità d’avvio dell’anno scolastico.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via