Deleghe ai sottosegretari: competenze ottimizzate al meglio?

La consueta operazione di distribuzione delle deleghe ai sottosegretari di Stato (D’Onghia, Toccafondi e Reggi), decretata dal ministro Giannini la scorsa settimana, non si è tradotta questa volta nella individuazione, tra di essi, di una figura in qualche modo preminente: un po’ perché nell’attuale compagine di governo non è stato previsto per il Miur un viceministro e un po’ perché la distribuzione delle deleghe è stata fatta in modo equilibrato, almeno dal punto di vista quantitativo. 

Dal punto di vista qualitativo ci sembra che alcune competenze omogenee, o che comunque si prestano a sinergie, avrebbero potuto essere attribuite a uno solo dei tre  sottosegretari.

E’ il caso, per esempio, delle deleghe per la dispersione scolastica e per l’orientamento, che sono state assegnate rispettivamente ai sottosegretari Angela D’Onghia e Roberto Reggi, mentre sarebbe stato meglio, a nostro avviso, affidarle – per lo stretto collegamento tra le due tematiche – a un unico sottosegretario, insieme magari anche a quella per l’‘attuazione della Garanzia Giovani’, attribuita invece a Toccafondi. E forse anche quella su ‘istruzione tecnica e professionale e rapporti con i sistemi formativi delle Regioni’ (in capo sempre a Toccafondi).

Ciò non toglie che un buon lavoro di squadra tra  sottosegretari, il ministro e l’amministrazione potrà garantire buoni risultati. Purché ci sia.