
Pantaleo (Flc Cgil): ma servono risposte concrete

Il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, non è soddisfatto per quanto detto ieri dal ministro Giannini al Senato: “mettere la scuola al centro dell’agenda politica”, sostiene, “significa dare risposte concrete”.
E invece, proprio mentre il ministro parlava al Senato, al Miur si svolgeva il confronto finale con le organizzazioni sindacali sugli organici docenti con il risultato che “aumentano gli alunni ma i posti per gli insegnanti rimangono gli stessi di tre anni fa: a fronte di un aumento di oltre 87.000 alunni, i posti rimangono congelati al 2011, anno in cui si è chiuso il piano triennale di tagli (oltre 81.000 posti). Questo concretamente significa: nessuna risposta alle richieste delle famiglie di tempo scuola, all’emergenza delle classi pollaio, alla generalizzazione della scuola dell’infanzia, al personale precario che lavora da anni nelle nostre scuole. La qualità della scuola pubblica passa da tutto ciò”.
La Flc-Cgil per queste ragioni “metterà in campo mobilitazioni territoriali e tutte le iniziative necessarie, incluse quelle legali, perchè si passi dalle tante parole ai fatti concreti”.
L’accenno alle iniziative legali mostra che il sindacato di Pantaleo non vuole farsi scavalcare da altre organizzazione, come Anief e Gilda degli insegnanti, che proprio sulla via giurisdizionale stanno giocando in misura crescente le loro carte più efficaci (anche, va detto, dal punto di vista mediatico).
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