Annamaria Ajello alla guida dell’Invalsi

Al termine di una procedura piuttosto rapida per i tempi del ministero, il ministro Carrozza ha individuato il nuovo presidente dell’Invalsi in Anna Maria Ajello, ordinario di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione nella Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza.

Come Tuttoscuola aveva anticipato e in qualche modo previsto, l’oscillazione del pendolo tra l’area scientifico-accademica che rappresenta pedagogisti e psicologi e quella cui afferiscono economisti e sociologi si è fermata questa volta sulla prima. Termina così una fase, iniziata nel 2007 con la nomina di Piero Cipollone e proseguita con il suo successore Paolo Sestito, nella quale la guida dell’istituto nazionale di valutazione è stata affidata a due economisti di provenienza Bankitalia, certamente preparati anche nel campo dell’economia dell’istruzione ma in qualche modo ‘comandati’ ad occuparsene. Tanto che entrambi sono stati alla fine richiamati ad altri compiti, più coerenti con la loro formazione di taglio economico-finanziario.

Ma si può dire, come fa l’ADi con Alessandra Cenerini, che la nomina di Anna Maria Ajello segna “il prevalere di una visione tradizionale che non ha mai sostenuto con coraggio e determinazione le valutazioni standardizzate esterne a livello nazionale e internazionale come strumenti indispensabili alla modernizzazione del nostro sistema scolastico”? Diremmo che forse è prematuro esprimere un giudizio così netto (la stessa ADi aggiunge comunque che “valuteremo l’operato del nuovo presidente alla luce dei fatti”) anche perché la Ajello nella sua attività di ricerca, come dimostrano numerose sue pubblicazioni, ha sempre adottato un’ottica interdisciplinare, utilizzando all’occorrenza anche strumenti statistici e quantitativi. Ottica peraltro che caratterizza la linea della rivista ‘Scuola Democratica’, del cui Advisory Board Ajello fa parte (come altri due dei quattro nominativi che risultano essere stati proposti al ministro dalla commissione De Mauro: Giorgio Allulli e Pietro Lucisano).

Nell’intervista rilasciata a Corriere.it subito dopo la sua nomina Ajello ha detto di credere molto “nell’incrocio delle competenze” e nella possibilità di “unire l’approccio qualitativo a quello quantitativo” perché “obiettivamente non si può scegliere una posizione, bisogna vederle entrambe”. E infine, concludendo l’intervista, la neopresidente ha voluto citare una frase del suo predecessore Cipollone: “L’Invalsi deve fornire misurazioni, non valutazione. E deve fermarsi sempre sulla soglia delle scuole”.

Presto la vedremo in azione. Intanto non possiamo che farle gli auguri per l’impegnativo compito affidatole.