
Continuano al Senato le audizioni di esperti sull’istituzione di un “Consiglio superiore della lingua italiana”, organismo tecnico consultivo a tutela dell’italiano e contro lo strapotere dell’inglese (presieduto dal presidente del consiglio e composto, fra gli altri, dai ministri dell’Istruzione e dei Beni culturali).
Dalle audizioni finora espletate emergerebbe un contrasto sull’utilità del nuovo organismo: sono in genere favorevoli (seppur contrari a grammatiche e dizionari “ufficiali”) i linguisti, mentre sono dubbiosi i giuristi.
Uno degli ultimi ascoltati, il prof. Michele Ainis, preferirebbe che fossero le istituzioni a “porgersi con parole più semplici”.
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