
Spending review, sit in di docenti precari davanti a Montecitorio

Docenti precari della scuola hanno protestato stamani davanti a Montecitorio. Schierate al loro fianco anche diverse forze politiche.
“Prima di preoccuparsi dell’eccellenza sarebbe bene assicurarsi – afferma Umberto Guidoni, responsabile scuola e università di Sel – che le scuole siano in condizioni di funzionare adeguatamente. Con gli ulteriori tagli di oltre 500 milioni di euro alla scuola – previsti dalla spending review – e il licenziamento di 15.000 precari e Ata si assesta un altro duro attacco alla scuola statale e al diritto a una scuola pubblica di qualità. Colpisce – prosegue l’esponente di Sel –che, mentre si tagliano con l’accetta i finanziamenti, si punti a tagliare anche i diritti acquisiti degli insegnanti precari che da anni sono in attesa della stabilizzazione. Invece di ‘dinamizzare il mondo della scuola con concorsi falsamente meritocratici, – conclude Guidoni – sarebbe bene reperire risorse da investire in un piano pluriennale di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e per una nuova politica di reclutamento che dia risposte certe al mondo del precariato della scuola”.
Il Governo – osserva Vito Meloni, responsabile nazionale scuola Prc-Se – “continua nella sua opera di demolizione della scuola pubblica. Gli ultimi provvedimenti contenuti nella cosiddetta ‘spending review’ non sono altro che l’ennesima tornata di tagli con i quali si infliggono altri colpi di maglio ai diritti e alla dignità dei lavoratori e alla qualità della scuola”. Il Prc “condivide pienamente” la piattaforma con la quale il Coordinamento Precari Scuola ha indetto il sit-in di oggi in piazza Montecitorio: “una iniziativa generosa e, allo stesso tempo, puntuale e tempestiva che richiama le forze politiche della sinistra e le forze sindacali alla responsabilità di costruire l’opposizione politica e sociale al governo delle banche”.
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