TFA: per Di Menna (UIL) un cauto sì e tanti dubbi

La nota ministeriale sui TFA e sui concorsi ha avviato un dibattito vivace che sta interessando in particolare le organizzazioni sindacali e il variegato mondo dei docenti precari. 

Secondo Di Menna, segretario della Uil-scuola, la nota ministeriale contiene due elementi di certezza: conferma date e procedure per le prove di accesso ai TFA e conferma le graduatorie ad esaurimento. Ma per il resto aggiunge confusione a preoccupazione.

Nell’ordine, spiega Massimo Di Menna: per la procedura riservata di abilitazione il Miur balbetta. Non si dice nulla né sulla tipologia dei corsi, né quando saranno avviati.

Si delinea una platea ‘ristretta’ di coloro che hanno 540 giorni di servizio adducendo argomentazioni giuridico-europee che afferiscono alla reiterazione dei contratti e nulla hanno a che vedere con il riconoscimento dell’esperienza professionale ai fini del conseguimento di abilitazioni.

Ed ancora – sottolinea Di Menna – Nullaper i posti disponibili dove le graduatorie sono esaurite il ministero comunica di aver attivato le procedure per un concorso. Enunciazione generica che non dice per quanti posti, per quali materie e per quali province. Nulla viene detto viene detto sul piano di assunzioni per settembre prossimo secondo il piano triennale di immissioni avviato dall’anno scorso.

Nella nota ministeriale – continua il segretario della Uilscuola – si rinvia inoltre ad un nuovo sistema per i prossimi concorsi. Sistema che andrà verificato. Su questo è positivo che si cerchi di recuperare il colpevole ritardo degli anni precedenti.

Il documento rischia di aumentare la confusione e le proteste.  Serve, quindi, un incontro chiarificatore.