
Quel posto di direttore generale conteso
“Il Mattino” di Napoli pubblica una notizia sull’amministrazione scolastica che sembra più curiosa che importante, ma che val la pena notare per la sua originalità.
Come riferisce il quotidiano partenopeo, a febbraio verrà discusso presso il giudice del lavoro di Potenza il ricorso presentato da un direttore generale in servizio che rivendica la sede di un collega.
L’incarico di direttore generale è normalmente conferito dal ministro; si tratta di un provvedimento di natura discrezionale contro il quale, almeno per quanto riguarda la sede assegnata, gli interessati fanno buon viso a cattiva sorte.
Ma per la sede dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, occupata da un anno da Diego Bouchè, nominato dal ministro Mariastella Gelmini, c’è un pretendente, il direttore generale dell’USR Basilicata che, a quanto sembra, aveva da tempo rivendicato, con tanto di ricorso al tribunale, un diritto di precedenza che tra breve verrà discusso.
“A rivendicare il posto e a mettere in discussione per presunti vizi, cavilli giuridici e competenze specifiche, – scrive “Il Mattino” – è l’attuale direttore scolastico regionale della Basilicata, Franco Inglese, salernitano di origine dal 2002 a Potenza”.
Per saperne di più, la giornalista che ha preparato il servizio, fa presente che sono risultati “vani tutti i tentativi di ascoltare la versione di Inglese che in realtà, secondo indiscrezioni, aveva sollevato polemiche già sul precedente direttore scolastico regionale (ad interim) Pietro Esposito al quale è subentrato Bouchè. Attraverso i suoi più stretti collaboratori Franco Inglese ha fatto sapere che non aveva alcuna intenzione di rilasciare commenti sulla vicenda, insomma è guerra aperta per la poltrona della direzione scolastica regionale. Bouchè conferma il reclamo, «non ho nulla da nascondere».. Ma non aggiunge altro. La questione si vedrà in tribunale.”
Non si conoscono le ragioni del ricorso, ma è interessante notare che, al di là dei motivi su cui si basa l’impugnativa, la questione sembra essere trattata come qualsiasi contenzioso tra docenti che si contendono la sede assegnata per presunto errore materiale, senza apparentemente tener conto della particolare natura dell’incarico e della modalità di conferimento.
Si tratta di un precedente interessante. Da seguire.
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