Stop in via precauzionale ad AstraZeneca da Italia, Francia e Germania. Speranza: ‘Attendiamo chiarimenti dell’Ema’

Germania, Italia e Francia hanno annunciato la sospensione immediata della somministrazione del vaccino AstraZeneca. Una brutta notizia per il piano vaccinale italiano e per i circa 600.000 docenti e personale ATA che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino.  Viene sospesa, pertanto, la campagna vaccinale che riguarda anche circa un milione e 300 mila tra docenti e personale Ata delle scuole statali e paritarie italiane, la metà dei quali ha già avuto la prima dose, in attesa della seconda in calendario tre mesi dopo. Comprensibile la preoccupazione di chi ha già effettuato la vaccinazione e teme conseguenze anche a lungo termine.

Dagli ultimi dati forniti dal Ministero della Salute risulta che ad oggi in Italia la somministrazione di quel vaccino ha riguardato 2.196.000 persone, tra cui 633.729 unità di personale scolastico, circa un terzo dei vaccinati con l’AstraZeneca.

L’Italia ha disposto lo stop dopo un colloquio fra Mario Draghi e Roberto Speranza. L’Aifa ha deciso di estendere “in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’Ema”, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 “su tutto il territorio nazionale in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei”.  L’Aifa, “in coordinamento con Ema e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione”. L’Agenzia del Farmaco  a sua volta “renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.  Il ministro Speranza ha detto: “Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”.

Il verdetto dell’Ema, comunque, è previsto per domani. “Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, ha detto Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema, in audizione all’Europarlamento ”è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. “Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, anche se finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”. 

Anche l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), ha annunciato che sta valutando i documenti relativi al vaccino della multinazionale anglo-svedese e che è comunque importante andare avanti con la campagna di immunizzazione.

Il vaccino AstraZeneca, sviluppato all’università di Oxford, è stato somministrato nel Regno ad  oltre 11 milioni di persone. Un portavoce del premier britannico Boris Johnson ha ribadito che “non vi sono evidenze” di un incremento dei casi di trombosi dopo le vaccinazioni rispetto alle statistiche ordinarie. Per questo, ha concluso, “noi incoraggiamo tutti coloro che hanno ricevuto l’invito a vaccinarsi a presentarsi senza esitazioni“.