2,7 milioni di studenti alle prove Invalsi, ma che peso per i docenti correttori!

Saranno poco più di 2,7 milioni gli studenti di scuole statali e paritarie che verranno sottoposti quest’anno a specifiche rilevazioni sulle competenze di italiano e matematica, mediante prove predisposte dall’Invalsi, l’Istituto di valutazione del sistema di istruzione. E forse l’anno prossimo potrebbe esserci anche un altro mezzo milione di studenti all’esame di maturità a sottoporsi a prove nazionali di accertamento delle competenze linguistiche e matematiche.

Oltre 2 milioni e 100 mila alunni affronteranno i test e i quesiti di rilevazione nel prossimo maggio, mentre circa 600 mila lo faranno a giugno in sede di prova scritta nazionale per l’esame di licenza.

Il 10 maggio saranno per primi gli studenti delle classi seconde di tutta la scuola secondaria superiore ad affrontare la prova di italiano, di matematica e un questionario, seguiti il giorno dopo dagli alunni della primaria (seconde e quinte classi) che si sottoporranno ai test di italiano. Gli stessi alunni, due giorni dopo, affronteranno anche i test di matematica e la compilazione del questionario dello studente. In mezzo, il 12 maggio, gli studenti delle prime classi della scuola secondaria di I grado affronteranno i test di italiano e matematica, e compileranno il questionario dello studente.

L’Invalsi si augura che i docenti, nonostante qualche riserva che serpeggia qua e là, abbiano consapevolezza che la rilevazione degli apprendimenti degli studenti può costituire, come autovalutazione, uno strumento essenziale di conoscenza per il governo e il miglioramento del proprio lavoro.

Sulla base anche delle esperienze degli anni scorsi sembra ormai acquisita, da parte delle scuole, la consapevolezza dell’importanza della rilevazione, ma vi è anche un po’ di contrarietà per il notevole carico di lavoro che i docenti dovranno affrontare per provvedere direttamente, come chiede l’Invalsi, alla correzione delle prove riportando gli esiti su un foglio risposta.