Serve una birra ad un 16enne senza controllarne l’età. Condannato

La sentenza della Cassazione, che ha confermato la condanna inflitta ad un barista che aveva servito una bevanda alcolica ad un minorenne senza controllarne l’età, dà slancio alle ordinanze comunali emanate in queste settimane che vietano vendita di alcolici ai ragazzi sotto i 16 anni.

Anche Tuttoscuola, nelle settimane scorse, aveva riferito dell’iniziativa del sindaco di Monza, seguita da un assessore di Milano, che aveva emanato una ordinanza per il divieto di vendita di alcolici, birra compresa, ai minori di 16 anni.

Anche il comune di Roma ha adottato iniziative di vario genere per incentivare comportamenti corretti da parte dei gestori dei bari, soprattutto durante la movida.

Il caso balzato alle cronache giudiziarie riguarda un barista di Rovereto che, avendo servito una birra ad un sedicenne, era stato condannato dal giudice di pace. Ha presentato ricorso in Cassazione ma anche la Corte gli ha dato torto. Anzi, proprio per avere ammesso che il dubbio sull’età gli era venuto, ha rappresentato per i giudici della quinta sezione penale della Corte, la prova della superficialità del barista.

Con la sentenza n. 27916, il barista è stato condannato per non avere accertato l’età.

I baristi di tutta Italia sono avvertiti…