La protesta degli studenti matura in autunno e non d’estate

Parlando dal palco del Circo Massimo a Roma, in occasione della manifestazione del PD, l’on. Walter Veltroni si è soffermato sui problemi della scuola e, a proposito delle manifestazioni studentesche, ha dichiarato: “Stupisce lo stupore per una protesta giusta perché consapevole, responsabile e non violenta” degli studenti. E, anche lui, invita il Governo “a ritirare la ‘riformetta’ che ha che ha mortificato la dignità culturale e professionale dei docenti“.

Ma, se il contenuto del decreto legge 137/2008 è una riformetta, una cosa da poco, perché tanto clamore, tanto manifestare, tanto occupare, tanto protestare?

Comprendiamo la ragione politica della solidarietà non disinteressata di Veltroni verso gli studenti, ma perché ritenere quella “riformetta” colpevole di tutti i problemi connessi alla razionalizzazione del sistema di istruzione, alla semplificazione dei piani di studio e alla riduzione di organico previste dalla manovra finanziaria varata esattamente quattro mesi con il decreto legge 112 del 25 giugno 2008?

Ma forse la verità è un’altra. Il leader dell’opposizione si è reso conto che la protesta e, forse, la stessa manifestazione del PD avrebbero dovuto essere messe in atto con forza proprio nel momento in cui quella manovra finanziaria del giugno scorso veniva varata. Il problema è che a luglio gli studenti erano in vacanza…