22 euro di rimborso annuo per la Tarsu

Per la prima volta arrivano i rimborsi statali ai Comuni della tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) delle scuole. E si scoprono realtà scolastiche impensate.

Dal prospetto allegato all’avviso del 6 agosto scorso del ministero dell’istruzione che riporta l’elenco completo di tutti i Comuni italiani destinatari del rimborso con la somma assegnata per il 2008, calcolata sulla base del numero di studenti frequentanti scuole statali nel territorio comunale (5,59 euro per alunno), risultano alcuni comuni destinatari di un rimborso complessivo di 22,35 euro, come, ad esempio, Casteldelfino, Melle e Viola in provincia di Cuneo dove gli alunni sono soltanto 4.

Vi sono altre realtà con un numero di alunni per Comune che arriva al massimo a 10 (112 euro di rimborso).

In Piemonte sono 180 i Comuni con un numero di alunni che non supera le 50 unità: incasseranno al massimo un rimborso di 279 euro ciascuno.

La situazione di piccoli Comuni che mantengono mini-scuole, con costi rilevanti non tanto per la raccolta rifiuti ma soprattutto per il personale statale impiegato, è tipica delle regioni settentrionali, mentre al Sud le piccolo realtà scolastiche rappresentano un’eccezione. In Campania, ad esempio, i Comuni con un numero di alunni in scuole statali del territorio che non supera le 50 unità, ce ne sono soltanto 26.

Le maggiori quote del rimborso per la Tarsu sono destinate al Comune di Roma (1,717 milioni di euro), Napoli (909 mila euro), Milano (696 mila).

Il rimborso complessivo è di 38,734 milioni.

Sono escluse dal rimborso la Sicilia, le province di Trento e Bolzano, nonché tutte le scuole private o pubbliche non gestite direttamente dallo Stato.