Educazione alla cittadinanza: riparte il dibattito?

Il convegno sull’educazione alla cittadinanza promosso la scorsa settimana dalla associazione TreeLLLe, di cui Tuttoscuola online ha dato conto (http://tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38166), trattandone più ampiamente anche nella newsletter settimanale TuttoscuolaFOCUS, ha indotto il pedagogista Luciano Corradini, che si è a lungo occupato del tema, ad inviarci l’articolo che pubblichiamo a questo link.

La proposta avanzata da TreeLLLe, che il professore emerito Luciano Corradini dice – all’inizio del suo articolo – di aver letto “con un filo di speranza” è quella di sperimentare in 100 scuole secondarie superiori l’insegnamento di una vera e propria materia (60 ore) da affidare a un insegnante specializzato, che poi assegna il suo voto in sede di scrutinio.

Non si tratterebbe tuttavia di una materia come le altre, oggetto di lezioni teoriche cui seguono verifiche dell’apprendimento, ma dell’osservazione e valutazione di “attività” degli studenti che coinvolgono più discipline, dai giochi di ruolo alle discussioni su spunti di cronaca, dalle attività di volontariato alla elaborazione di filmati, dossier, etc. Per dare il suo ‘voto’ l’insegnante dovrebbe dunque rilevare, in collaborazione stretta con i colleghi delle diverse discipline, tutte le attività e i comportamenti degli studenti che riguardino non tanto i contenuti quanto le modalità dell’apprendimento in particolare quando esse si svolgono in forma cooperativa e interattiva, così da mettere in luce valori come il rispetto delle persone e dei ruoli, l’apertura al dialogo e alla collaborazione, lo spirito di iniziativa, la capacità di correggere gli errori e di imparare a imparare, l’autocontrollo ecc.

Un compito non facile, che richiederebbe una forte disponibilità di tutti i docenti a collaborare con il collega titolare di questo particolare insegnamento (come formarlo? come sceglierlo?), e in qualche modo a condividerne la valutazione finale, il voto. Problemi, come si vede, di notevole complessità, che fanno prevedere che il dibattito durerà ancora a lungo.