911 tipologie di istituti: l’eccessivo menù della secondaria

La settimana scorsa si può annoverare tra quelle più intense degli ultimi tempi per il ministero della Pubblica Istruzione, vista la notevole mole di atti amministrativi emanati, e tutti riguardanti l’esame di Stato.
In poche ore sono stati messi in linea la nuova legge sugli esami di Stato (n.1/2007), la circolare n. 5 (17 gennaio) di presentazione della stessa legge con note esplicative dei principali aspetti ad essa connessi; in pari data sono stati pubblicati i decreti 6 e 8 relativi rispettivamente alle commissioni esaminatrici e alle prove negli istituti sperimentali. A completamento di tutto ciò, oltre alla conferenza stampa del ministro e ai relativi comunicati stampa, sono state messe in linea contemporaneamente tutte le materie delle prove d’esame di questa “maturità” 2007.
Proprio scorrendo le 72 pagine di fitti elenchi delle discipline d’esame per gli istituti organizzati secondo i tradizionali ordinamenti (classici, scientifici, magistrali, tecnici, professionali, ecc.) e le 287 pagine di quelli a sperimentazione autorizzata, si scopre un sommerso dimenticato che è poi la realtà sostanziale dell’istruzione secondaria superiore.
Accanto ai tradizionali istituti funzionanti secondo i vecchi ordinamenti, sono cresciute negli anni, per gemmazione o innesto, varietà della specie originaria che hanno finito per dar vita anche a nuovi soggetti.
Il MPI ha dovuto individuare ben 185 tipologie di istituti che si muovono all’interno dei vecchi ordinamenti nelle varietà degli indirizzi (e già questo ha dell’incredibile), ma ha anche dovuto individuare altre 726 tipologie di istituti funzionanti a sperimentazione autorizzata: complessivamente, tra istituti a ordinamento e istituti a sperimentazione, vi sono in Italia 911 tipologie diverse di istituti superiori.
C’è solo l’imbarazzo della scelta per chi si iscrive in questi giorni.