87 mila docenti assunti in tre anni e forse anche 5 mila Ata

Il Ministero dell’Istruzione, quello dell’Economia e la Funzione Pubblica hanno messo a punto il decreto interministeriale con il quale finalmente si deciderà concretamente l’immissione in ruolo dei precari, in attuazione del piano triennale previsto dalla legge n. 143/2004, approvata in parlamento con maggioranza bipartisan.
Secondo quanto risulta a Tuttoscuola, saranno 55 mila i docenti che saranno immessi in ruolo a settembre, altri 12 mila dal settembre 2006 e 20 mila dal settembre 2007: 87 mila appunto, a fronte di 101.186 posti vacanti e disponibili per il triennio considerato.
Il Miur avrebbe anche proposto l’immissione in ruolo di 5 mila unità di personale Ata ma non è ancora noto l’eventuale assenso del Ministero dell’Economia. L’intera proposta dovrebbe essere discussa nel Consiglio dei ministri del 3 giugno.
Gli 87 mila posti per docenti dovranno essere ripartiti per quote uguali (50% e 50%) tra iscritti nelle graduatorie permanenti (precari storici) e iscritti nelle graduatorie di merito del concorso per titoli ed esami espletato nel 1999, che restano valide fino all’espletamento di possibili, futuri concorsi.
In base alle quantità di posti vacanti verranno assegnate quote di posti agli Uffici scolastici regionali per la ripartizione tra i diversi settori, come è avvenuto l’anno scorso con le immissioni in ruolo di 12 mila docenti.
Lo Snals aveva chiesto per settembre 2005 una maggior quota di immissioni in ruolo (58-60 mila), perché quello era il numero dei posti risultanti effettivamente vacanti (www.snals.it).
In queste settimane si è parlato di un numero ben maggiore di posti vacanti (150 mila?), sulla base del numero di docenti nominati a tempo determinato su posti annuali o fine al termine delle attività. Quel numero non può essere però preso a riferimento perché in buona parte non corrisponde a posti effettivi (molte nomine sono su spezzoni e circa 30 mila sono posti di sostegno in deroga fuori organico).