7 dicembre. Uno sciopero che non incide

Come è andato lo sciopero generale dei lavoratori della conoscenza (scuola, AFAM, università) proclamato dalla CONFSAL-SNALS e dalla federazione Gilda-UNAMS per il giorno 7 dicembre contro la legge finanziaria 2007?

Non se ne sa molto. Sui maggiori quotidiani del giorno dopo praticamente non se ne parla, e cercando tra le agenzie stampa si trova uno scarno comunicato dello SNALS che “esprime soddisfazione per la larga adesione dei lavoratori della conoscenza” allo sciopero. Che cosa significhi in concreto l’espressione “larga adesione” non è chiaro, perché nessun altro dettaglio è stato fornito dallo SNALS, e neppure dall’altra sigla sindacale promotrice dell’iniziativa, la Gilda.

Sembra difficile che, così stando le cose, il governo Prodi sia costretto a “prendere atto degli esiti della protesta“, come auspica il sindacato autonomo nel suo comunicato, “registrando il diffuso disagio dei lavoratori e il forte dissenso a una Finanziaria che non risolve le questioni prioritarie del rinnovo del contratto e del precariato e opera insostenibili tagli alla spesa“.

La linea tenuta dai sindacati confederali CGIL CISL e UIL in questa occasione è decisamente meno critica verso il governo: un’ora di sciopero (la prima o l’ultima in caso di orario pomeridiano) il giorno 14 dicembre e una manifestazione nazionale il 17 dicembre, perché “è importante che non si abbassi la guardia fino alla definitiva approvazione della legge finanziaria“, comprensiva degli emendamenti riguardanti i precari, giudicati positivamente.