Giornata della Memoria 27 gennaio: per evitare che il ricordo della Shoah si indebolisca

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».    

Il Covid ha ridotto anche le consuete iniziative in presenza che negli anni scorsi preparavano la Giornata della memoria del 27 gennaio, dedicato alla commemorazione delle vittime dell’olocausto.

La celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria si terrà, quest’anno, al Ministero dell’Istruzione. La cerimonia sarà trasmessa in diretta su Rai Uno

Sono sempre meno numerosi i superstiti della shoah che possono dare testimonianza personale della tragedia immane delle stragi perpetrate dai nazisti nei campi di concentramento.  

Già l’anno scorso erano stati ridotti o annullati i viaggi della memoria per gli studenti ai campi di sterminio; e ancor più lo saranno in questo anno di drastiche limitazioni per la pandemia. 

I viaggi della memoria in molti casi sono sostituiti da video conferenze di testimonial da varie città europee e da Israele. Ma le parole non avranno certamente la stessa efficacia del vedere con i propri occhi i luoghi della tragedia con la cruda esposizione dei resti e degli oggetti delle vittime.

La memoria dell’olocausto rischia di indebolirsi, di diventare vox clamantis in deserto.

Quest’anno si aprirà una nuova edizione del Viaggio della Memoria, che per anni ha portato centinaia di studentesse e studenti ad Auschwitz. Il Ministero ha organizzato un Viaggio diffuso nei luoghi della memoria presenti nel nostro Paese. Ragazze e ragazzi delle scuole di tutta Italia parteciperanno a una “staffetta” di approfondimento e conoscenza che si snoderà tra il Campo di concentramento di Fossoli (MO), dove saranno presenti il Ministro Bianchi e la Presidente Di Segni, il Binario 1 della Stazione Tiburtina di Roma, luogo di partenza per la deportazione, il Memoriale della Shoah di Milano. Si proseguirà, poi, con la Risiera di San Sabba, usata come campo di concentramento a Trieste, e, infine, con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) di Ferrara, dove interverrà, a conclusione della giornata, il Ministro Bianchi. In ogni tappa saranno presenti rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e dell’UCEI e ci sarà spazio per le testimonianze di superstiti come Sami ModianoEdith BruckAndra e Tatiana BucciGilberto Salmoni, e di familiari di sopravvissuti, come Gadi Schonheit e Armando Menachem Chaim. Sarà possibile partecipare e unirsi al Viaggio diffuso della Memoria, seguendo la diretta attraverso il link https://youtu.be/BRvxponKysA. Sui social il racconto sarà accompagnato dall’hashtag #ViaggiodellaMemoria.    

La memoria, oggi più che mai, chiede di essere tenuta viva; non può essere data per scontata una volta per tutte.

Vi sono nuove generazioni di giovani da informare su quella tragedia umana e formare sui valori che lo sterminio ha negato.

La scuola ha il compito importante da realizzare in conoscenza e formazione, anche per prevenire i ritorni negazionisti favoriti dal web.  

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