2° Rapporto qualità/3. La dispersione a fine ciclo cala più al Sud che al Nord Ovest

Dai dati sulla dispersione, riportati nel “2° Rapporto sulla qualità nella scuola”, emergono novità di grande rilievo.

A livello nazionale la dispersione scolastica nella scuola statale a fine ciclo si è ridotta rispetto a tre anni prima del 2,2%, passando dal 33 al 30,8% (mentre un ulteriore 23% di studenti arriva al  diploma di istruzione secondaria superiore con uno o più anni di ritardo).

E’ vero che la dispersione scolastica al Sud (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia) è elevatissima. Complessivamente non arriva al diploma in quelle Regioni il 30,3% degli studenti che cinque anni prima avevano iniziato le superiori. Ma al Nord Ovest si perde per strada il 32,1%. Tre anni prima erano entrambe al 34% (34,9% nel Nord Ovest, 34,3% al Sud). Quindi nel Mezzogiorno c’è stato un miglioramento maggiore: la dispersione nel quinquennio delle superiori in quelle quattro Regioni si è ridotta quasi di un ottavo rispetto alla fotografia scattata tre anni prima. Come Tuttoscuola ha già illustrato in precedenti servizi (v. TuttoscuolaFOCUS n. 367/476 e lo speciale dispersione sul numero di marzo del mensile cartaceo), una parte di quei giovani continua a studiare nella scuola non statale o nei percorsi di istruzione e formazione professionale (circa 70 mila – si stima – dei 190 mila dispersi ogni anno nella scuola statale), mentre gli altri (ben 120 mila) abbandonano completamente lo studio. Una stima confermata dai dati Eurostat della Commissione europea, da cui emerge che il 19,7% dei nostri 18-24enni è in possesso al massimo della licenza media: cioè appunto circa 120 mila ragazzi per ogni classe di età.