2° Rapporto qualità/2. Dove migliora il Sud

Il valore del patrimonio delle scuole, inteso come attrezzature didattiche, dotazioni di libri e uffici, è aumentato nel triennio del 6%, con un forte incremento delle Isole (+28%) e del Sud (+13%) – favoriti dall’utilizzo dei fondi comunitari (PON) – un più contenuto incremento delle scuole del Nord Ovest (+5%) e un minor valore del Centro (-2%) e soprattutto del Nord Est, che ha subito un notevole depauperamento (-14%). Sono due province calabresi (Crotone e Catanzaro) a posizionarsi tra i territori più ricchi di dotazioni scolastiche, mentre due province centrali (Grosseto e Rieti) si posizionano in fondo insieme a Belluno.

Nello stesso periodo al Sud si è ridotto il precariato: nel 2007 c’erano complessivamente l’11,6% di docenti precari e nel 2010 si è scesi a poco più del 9% di precariato (2,5 punti in percentuale di decremento). Anche le Isole hanno visto calare di 2,5 punti in percentuale il loro tasso complessivo di precariato. Inoltre si è ridotta nelle Regioni meridionali (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia)  la percentuale di trasferimenti del personale docente in tutti i gradi di scuola (ad esempio nella primaria è scesa dal 9,7 al 6,9% e alle medie dal 12,7 all’11,8%). Questo consente di contenere il cosiddetto “balletto delle cattedre” che ha sempre contribuito a minare la continuità didattica nelle classi. E riguardo al numero di alunni per classe nelle scuole secondarie superiori, il Sud è l’unica area geografica nella quale esso si è ridotto, passando da 21,7 alunni per classe nel 2007 a 21,1 nel 2010.

Un altro parametro in miglioramento riguarda le mense scolastiche: la percentuale di bambini fruitori di mensa al Sud è passata dall’81 all’83%, mentre le scuole primarie dotate di servizio di mensa sono passate dal 38 al 39%.