Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

2 milioni di studenti con debiti (formativi)

Hanno suscitato una vasta eco sui quotidiani di oggi i dati diramati ieri dal Ministero della Pubblica Istruzione circa i risultati degli studenti delle nostre scuole superiori nel primo quadrimestre.

I risultati sono il frutto di un’indagine campionaria condotta dall’Ufficio Studi del Ministero sul 40% delle scuole.

Questi i numeri salienti:

  • il 70% degli iscritti alle superiori, pari a circa 2 milioni di studenti, hanno riportato una o più insufficienze;
  • mediamente ogni studente ha riportato insufficienze in quattro materie;
  • la percentuale delle insufficienze è più grave negli istituti tecnici (76,4%), negli istituti professionali (80,0%) e nell’istruzione artistica (73,8%);
  • mediamente le carenze raggiungono il massimo al terzo di corso, con un andamento costante lungo tutti gli anni del ciclo e una lieve riduzione nell’ultimo anno;
  • la disciplina dove si registra il maggior numero di insufficienze è la matematica con il 62,4% dei casi.

In sede di commento, il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, ha sottolineato “quale lavoro straordinario” debba mettere in atto la scuola, affinché queste insufficienze siano recuperate.

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Giorgio Rembado ha minimizzato la gravità della fotografia che esce dall’indagine, dichiarando che il dato “rientra negli standard di ogni anno alla fine del primo quadrimestre”. La gravità dei risultati dei nostri studenti è invece più strutturale e c’è unica ricetta: meritocrazia. Per studenti, insegnanti e personale non docente.

Anche Roberto Pellegatta, Presidente nazionale della Disal presidi, associazione professionale dei dirigenti scolastici ha affermato che “lo scenario al termine del primo quadrimestre non è molto dissimile da quello esistente negli anni passati: la vera novità è che sono stati monitorati i risultati”. Preoccupazioni invece sono espresse per l’organizzazione dei recuperi durante la pausa estiva, rispetto ai quali si registra una scarsa disponibilità da parte degli insegnanti.

Tutta la stampa è concorde nel descrivere una netta ripresa del mercato delle ripetizioni private, per l’accresciuto timore di perdere l’anno e rovinare le vacanze.

Forgot Password