150°. Un convegno della Uil scuola

Nell’ambito della manifestazione indetta dalla Uil scuola per celebrare il 150° anniversario dell’unità d’Italia, svoltasi a Roma la scorsa settimana, una delle relazioni, affidata a Franco Sansotta, membro della segreteria nazionale del sindacato, ha opportunamente riguardato la condizione di partenza della scuola nel neonato Stato unitario.

Una condizione di grave ritardo di sviluppo rispetto ad altri Paesi europei e di forte frantumazione, essendo cinque (se non più) i sistemi educativi preesistenti all’unità d’Italia, con fortissimi squilibri tra di essi e all’interno di ciascuno di essi. Una situazione di partenza talmente arretrata e disgregata da rendere pressoché inevitabile (anche se non mancarono proposte alternative) la scelta di un modello di scuola fortemente accentrato, ricalcato su quello francese: per “fare gli italiani” – questa fu la decisione – occorreva una base di istruzione comune, e un sistema amministrativo facente capo a un unico centro di governo, il Ministero della pubblica istruzione.

Tra i vari dati richiamati quello più impressionante riguarda il tasso di analfabetismo, che nell’Italia del 1861 raggiungeva la percentuale media del 78%, con punte ancora più alte nel Sud e tra le donne, mentre nello stesso anno era in Francia del 47%, in Inghilterra del 31, in Germania-Austria del 20 e in Svezia-Norvegia-Danimarca del 10. Novanta anni dopo (1950) la distanza si era fortemente ridotta, a riprova di un notevole sforzo di alfabetizzazione della popolazione italiana, ma era ancora consistente: 12,9% contro 4 della Francia, 2 dell’Inghilterra, 1 della Germania-Austria, 0,5 di Svezia-Norvegia-Danimarca.

Solo oggi, dopo altri 60 anni, si può dire che l’Italia abbia finalmente vinto la sua battaglia contro l’analfabetismo, ma non quella contro gli storici squilibri regionali e settoriali, come mostrano le indagini comparative internazionali e nazionali sui test di apprendimento e studi multidimensionali come il primo ‘Rapporto sulla qualità nella scuola italiana’ di Tuttoscuola (2007), di cui è in fase di elaborazione la seconda edizione.