100 giorni Maturità 2018: momento goliardico o carnevalata insopportabile?

Da qualche anno una tradizione militare secolare di festeggiamento a 100 giorni dalla fine dei corsi delle accademie, il mak P 100 (nient’altro che i celebri 100 giorni Maturità), è stata adottata in molti istituti dagli studenti del quinto anno in vista dell’esame di maturità.

Una data che celebra l’inizio del conto alla rovescia e dello studio intenso e che il sito www.studenti.it ha documentato raccogliendo le iniziative rilevate in varie regioni (pellegrinaggi, riti scaramantici, feste).

Quest’anno il primo giorno d’esame per la prova scritta di italiano è stata fissato per il prossimo 20 giugno e, conseguentemente, i 100 giorni prima sono cominciati lunedì 12 marzo.

100 giorni Maturità 2018: festeggiamenti e poi ritorno sui libri per studiare?

Tra gli istituti che onorano questa tradizione goliardica con momenti di festa, gite e altre iniziative spensierate per un giorno o due, ce ne sono altri che trasformano i 100 giorni Maturità 2018 in una carnevalata sfrenata che dura giorni e giorni, tanti, ad esempio, quante sono le quinte classi dell’istituto prossime all’esame: dieci classi, dieci giorni, un giorno per classe…

Ogni giorno è un’occasione per travestirsi, improvvisare e, soprattutto, fare baccano nei cortili, entrando nelle altre classi, interrompendo le lezioni, aggiungendo anche qualche giorno di vacanza in qualche casa amica dove si continuerà a festeggiare i 100 giorni Maturità che nel frattempo saranno diventati 90 o 80.

In un istituto romano – già agli onori delle cronache nei mesi scorsi – sembra che quest’anno avvenga tutto quanto abbiamo descritto sopra in una carnevalata continua, ma che, tutto sommato, risulterebbe meglio di quanto avvenuto negli anni scorsi. Uno strano modo come rito scaramantico; forse un comodo pretesto per evitare studi e lezioni.

Ma, dopo gli eccessi, comincerà davvero la quaresima dello studio intenso?