TFA per il sostegno: via ai bandi per organizzare i corsi

Via ai bandi per organizzare i corsi di TFA per il sostegno, il Ministero corre ai ripari per colmare i preoccupanti vuoti di organico dei posti di sostegno registrati in tutti gli ordini di scuola. Con il decreto n. 948 del 1° dicembre si prevede che gli Atenei provvedano in merito in modo da concludere le attività di specializzazione entro il termine dell’anno accademico 2016-17.

TFA per il sostegno: le prove – L’ammissione ai corsi prevede prove di selezione secondo test preliminari e prove scritte calendarizzati in date uniche per ciascun indirizzo di specializzazione. Requisito richiesto per partecipare a questi corsi TFA di specializzazione è il possesso dell’abilitazione per il tipo di scuola di cui si vuole conseguire la specializzazione.

TFA per il sostegno: la copertura dei posti vacanti – Sulla base delle ricognizioni del fabbisogno rilevato dagli USR nelle rispettive regioni, il ministro disporrà con proprio decreto la quantità e la correlata distribuzione dei posti di sostegno per i quali attivare i corsi di specializzazione. Si può stimare che soltanto nel 2017-18 i docenti che con il TFA conseguiranno la specializzazione di sostegno potranno essere inseriti nelle graduatorie da utilizzare per la copertura dei posti di sostegno vacanti.

>> Vuoi capire meglio come funziona la graduatoria di merito? Leggi la scheda informativa

TFA per il sostegno: la preoccupazione del Miur – Il vuoto di organico per il sostegno che preoccupa il Miur è effettivamente notevole, come dimostrano anche i dati rilevati da Tuttoscuola sui posti che risulteranno certamente vacanti con l’attuale concorso. Ad oggi i posti di sostegno vacanti per numero insufficiente di candidati sono già 1.280, il 41% dei posti finora oggetto delle prove concorsuali concluse, facendo temere che dei 6.101 posti complessivamente messi a concorso potrebbero alla fine risultare vacanti circa 2.300-2.400 posti. Attualmente nel concorso risultano già vacanti 589 posti di sostegno nella secondaria di I grado, 318 in quella di II grado, 362 nella scuola primaria e 31 nella scuola dell’infanzia.