Scienze della Formazione Primaria dell’Università del Salento: proclamati i primi laureati del primo ciclo

È giunto a compimento il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria dell’Università del Salento. Lunedì 22 giugno sono stati proclamati i primi laureati del primo ciclo, della prima corte di questo corso di laurea inaugurato cinque anni fa all’Ateneo salentino, gli stessi che hanno anche collaborato con Tuttoscuola al progetto “La Scuola che sogniamo“. Con una certa commozione ricorda il professore Luigino Binanti, ordinario di pedagogia generale dell’Università del Salento, che ne è stato il primo presidente e che si è impegnato molto insieme all’allora rettore Vincenzo Zara per ottenere un corso di laurea che prima nella regione Puglia esisteva soltanto presso l’Università degli Studi di Bari.

Il professore ha ribadito: “E’ stato un grosso successo perché ha consentito agli studenti salentini di poter conseguire il titolo, oggi indispensabile per svolgere la professione di insegnante di scuola dell’infanzia e primaria praticamente a casa. È un corso che avuto in questi anni, e sta avendo, un grande successo, come dimostrano i 576 iscritti dello scorso anno alla prova selettiva. Il corso prevede un numero chiuso deciso dal ministero che l’anno scorso era 78 unità”.

Il professore Binanti  ha aggiunto: “Il corso oltre ad offrire il titolo abilitante (poiché questa è l’unica laurea abilitante dell’università italiana) offre anche una grande opportunità alle istituzioni scolastiche del territorio. Sin dalla sua fondazione il corso ha voluto rappresentare una sorte di ponte tra le Scuole e l’Università e intende poter continuare nel tempo attraverso le iniziative che si svolgeranno presso l’Università del Salento di formazione iniziale ma anche in servizio dei docenti presso le cui classi gli studenti di scienze della formazione primaria si recano a svolgere il tirocinio”.

Il corso offre un significativo numero di docenti della scuola primaria e dell’infanzia, al momento 17, di poter svolgere in una posizione di semiesonero la funzioni di coordinatori del tirocinio e di tutor presso l’università rappresentando gli artefici di questa iniziativa, nella convinzione che il tirocinio (che prevede 600 ore dal secondo al quinto anno) è l’occasione per formare i docenti perché, come ormai è risaputo, “s’impara ad insegnare insegnando”. Quindi oltre alle teorie i futuri insegnanti vedono applicate le teorie sul campo e soprattutto si impegnano per verificare e per mettere in discussione periodicamente la validità dei loro mezzi didattici. Un successo che va sottolineato perché il corso di laurea rappresenta, in qualche maniera, il fiore all’occhiello per l’Università del Salento e per tutto il suo territorio.