Ritorno a scuola e capienza dell’aula. Decide il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

Anche nel mondo della scuola c’è un professionista che può mettere fine al contrasto interpretativo sulla capienza dell’aula. È il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).

L’art. 33 del d.lgs. 81/2009 sulla sicurezza prevede che questo professionista (un architetto, un ingegnere o, comunque un tecnico con i requisiti specifici), scelto dal dirigente scolastico, svolga compiti specifici, tra cui i seguenti:

  • individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
  • elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo di tali misure;
  • elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;

In particolare è stato l’RSPP a stendere, a suo tempo, la planimetria della scuola per ciascun locale presente, aule comprese, trasmettendole anche agli uffici tecnici comunali o provinciali.

Di fronte alla mutata situazione determinata dalle misure di distanziamento spetta ancora un volta a questo professionista certificare la capienza dei locali in conformità a quanto stabilito dal CTS.

Il suo intervento si renderebbe necessario nel caso mancasse o non funzionasse il cruscotto informativo di cui parla il Piano Scuola.

Diversamente, nei casi di contrasto interpretativo tra uffici dell’amministrazione scolastica e istituzione scolastica relativamente alle capienze delle aule, sarà l’RSPP a decidere, certificandone la nuova conformità.

Spetterà a lui decidere, tra l’altro, se la capienza va definita con riferimento alla situazione statica dell’aula oppure la situazione dinamica (spazi per la mobilità interna).

Non sarà cosa di poco conto, in quanto tra l’una e l’altra modalità di calcolo c’è una differenza di minor capienza pari a un quarto. Una differenza che potrebbe determinare l’incapienza dell’aula con conseguente suddivisione della classe in gruppi.

In tal caso si dovrebbe integrare l’organico oppure ridurre il tempo scuola.