Rapporto di AlmaLaurea: le ragioni del (in) successo universitario

In quanto tempo si laureano, con quali voti. E ancora quanto contano le esperienze di stage e all’estero effettuate durante gli studi, e che giudizio danno i laureandi dell’esperienza universitaria  che stanno per concludere? AlmaLaurea presenta, all’università IULM di Milano, mercoledì 29 maggio, il XV Profilo dei laureati 2012. Un’indagine che ha coinvolto 225.000 laureati usciti nel 2012 da 63 università aderenti al Consorzio interuniversitario.

Il Rapporto sarà discusso nell’ambito del convegno “Scelte, processi, esiti dell’istruzione universitaria” da autorevoli studiosi ed esperti, tra gli altri, Marco Mancini (presidente CRUI) e Stefano Fantoni (presidente ANVUR). E’ prevista anche la partecipazione del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza.

Alla tavola rotonda, dal tema “Qualità e valutazione dell’istruzione universitaria in Italia e nel mondo“, prenderanno parte svariati ospiti stranieri (provenienti da Marocco, Tunisia, Armenia e Slovenia). Tra gli altri, Maria Kelo (European Network for Quality Assurance in Higher Education).

Particolare attenzione sarà dedicata ad alcuni temi caldi del dibattito corrente sull’università e sul mondo della scuola: il valore del voto, la regolarità degli studi e l’età alla laurea, le motivazioni dell’iscrizione all’università e alla prosecuzione della formazione oltre il primo livello, l’attrattività internazionale del nostro sistema universitario. Tutte questioni che si intrecciano col tema dell’istruzione come strumento di mobilità sociale e che sono intimamente legate alla questione della valutazione degli atenei.

L’obiettivo è di aiutare di più e meglio i giovani nella scelta di istruzione, nella consapevolezza che con maggiore cultura si riesce a sopportare meglio le situazioni di squilibrio e le incertezze sul futuro.