Poletti sul sistema duale: basta sperimentazione

Bobba, sottosegretario: il duale può risolvere due problemi: abbandono e disoccupazione per mancanza di competenze

Il sistema duale rappresenta un radicale cambiamento nel rapporto scuola-lavoro“, ma bisogna uscire al più presto dalla fase sperimentale. “Non sono uno che ama molto la parola ‘sperimentazione’, bisogna lavorare affinchè il sistema duale diventi uno strumento definitivo“. Lo dice Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, oggi a Roma ad una conferenza sul sistema duale, seguita dall’agenzia Dire.

Forse alle spalle abbiamo esperienze non esaltanti in questo senso – dice Poletti – ma possiamo fare davvero un cambiamento radicale per i nostri giovani” attraverso l’alternanza scuola-lavoro. “Se non viene percepito questo cambiamento, c’è il rischio di essere risucchiati nel vecchio modo di concepire queste sperimentazioni“.

Per Poletti il sistema duale può unire il sapere scolastico e la cultura dell’impresa, “che a volte manca nel nostro Paese. Si vede l’impresa come un male necessario, quando invece – termina – è un’infrastruttura sociale indispensabile. Insieme al Miur stiamo facendo un ottimo lavoro comune“.

Anche Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenuto al convegno, torna sull’argomento: il sistema duale, che consente di acquisire titoli di studio attraverso l’alternanza scuola-lavoro, “dovrà diventare ordinario in Italia“. 

Vogliamo trovare la via italiana al sistema duale – dice Bobba – per questo abbiamo avviato 300 agenzie formative e dato risorse aggiuntive alle Regioni“. La speranza, attraverso la sperimentazione in corso e lo sviluppo futuro, è di risolvere in un colpo solo due problemi. “Quello dell’abbandono scolastico che oggi si attesta al 17% e quello della disoccupazione per mancanza di competenze“, termina il sottosegretario.