Mense scolastiche: Cremona al top, Asti fanalino di coda. La classifica

Ancora troppa carne rossa, insaccati in calo, forti disparità fra una città e l’altra. Sono i dati dell’annuale classifica degli esperti di Foodinsider, l’osservatorio “non istituzionale” sulle mense scolastiche che dal 2015 valuta la qualità dei cibi che mangiano i nostri figli nelle mense scolastiche.
 
Il parametro di riferimento di una sana alimentazione sono le raccomandazioni dell’Oms. Un occhio attento sulla refezione scolastica che si avvale della collaborazione di tanti genitori che svolgono il ruolo di commissari nelle mense, e che serve a controllare il lavoro delle società che hanno in appalto la ristorazione. Il sistema utilizzato è quello della Asl2 di Milano sin dal 2010 . I dati sono tutto sommato confortanti, nel senso che le scuole si stanno attrezzando a recepire le Raccomandazioni dell’OMS e del Codice Europeo contro il cancro.
 
Lentamente, certo, ma meglio tardi che mai. In questa terza edizione dell’indagine, vengono prese in esame le mense scolastiche di 51 comuni italiani: Cremona si conferma per il secondo anno consecutivo al top (con 164 punti, in crescita rispetto ai 138 dell’anno scorso) grazie a un menu “modello”: cereali in grande varietà, equilibrio di carni bianche e rosse, niente insaccati, pesce, frutta a merenda. Segue Trento (154 punti), mentre al terzo posto sale Fano (150), che lo scorso anno era al quinto posto. Sotto i 50 punti il voto equivale all’insufficienza, dai 50 ai 100 è sufficiente, sopra i 100 il voto è buono.
 
In fondo alla classifica c’è Asti, con 37 punti, preceduta da Civitanova (46) e Siracusa e Savona con 49. In generale, come detto, la carne bianca ancora soffre rispetto alla rossa, mentre aumentano i comuni che hanno eliminato i salumi: Venezia ad esempio come pure Aosta, mentre L’Aquila e a Napoli li hanno ridotti di molto. Quanto al biologico, questo fatica ancora ad affermarsi, ad esempio a Milano.  I menu con le percentuali più alte di biologico sono invece a Pisa (100%), Firenze (90%) e Bologna 85%.