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Maturità 2017: la matematica non è in declino

Maturità 2017/2

La Matematica non abbandona la scena degli esami di Stato. Avrebbe dovuto cedere il passo alla Fisica, annunciata fin dall’inizio dell’anno scolastico come la materia che sarebbe stata oggetto della seconda prova scritta alla maturità scientifica 2017, invece, come è noto, così non è stato. Anzi, la Matematica ha rafforzato la sua presenza. È la svolta voluta dalla ministra Valeria Fedeli, che  ha voluto annunciare personalmente l’individuazione delle materie oggetto della seconda prova scritta.

Una novità è anche il rilievo dato alla matematica: tra commissari esterni e interni, i docenti di matematica ci saranno in quasi tutti gli indirizzi di studio. I titolari delle classi A047 e A049 saranno commissari esterni al classico e in quasi tutti i linguistici, nei licei musicali e delle scienze umane, in qualche indirizzo dell’istituto tecnico e in tutti gli indirizzi dell’istituto professionale (qui ai titolari della A047 si affiancano quelli della A048). In più, nelle commissioni di maturità scientifica i titolari della A047 e della A049 ci saranno entrambi, sia come commissari interni per la matematica che come commissari esterni per la fisica (nell’opzione delle scienze applicate si potrà attingere ovviamente anche dalla A038). Tutti i docenti di matematica in servizio saranno, dunque, là, agli esami finali a rappresentare le competenze matematiche che il Paese richiede ai suoi giovani “maturandi”. Una scelta importante e significativa che non ha mancato di generare interessanti dibattiti sia sul versante teorico culturale che su quello tecnico applicativo.

Uno degli argomenti dibattuti è la presenza contemporanea in commissione di titolari degli stessi insegnamenti, da taluni vista quasi come un conflitto d’interesse nella titolarità della competenza disciplinare e dunque nella conduzione dell’interrogazione orale nel corso del colloquio e nella valutazione. Una vexata quaestio che ben testimonia, forse, quanto quel colloquio non sia mai stato pienamente attuato e condotto in quella forma pluridisciplinare prescritta giusto venti anni fa dalla L. 425/1997.

Infine, un altro elemento desta preoccupazione: per la formazione delle commissioni d’esame basteranno i docenti della A047 e A049? Certamente bisogna stare accorti alle defezioni e in alcuni territori gli USR potrebbero trovare qualche difficoltà ad operare le sostituzioni dei commissari assenti. In effetti però i numeri ci sono, tenuto anche conto che si può ricorrere ai docenti in pensione da non più di tre anni.

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